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Opporsi sempre alla violenza”. E’ stato questo il saluto di commiato del Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Enrico Calandro che raggiunge la sede del Comando interregionale Carabinieri per il suo nuovo incarico.

Da venerdì 31 ottobre assume il Comando di Via Meomartini il colonnello Marco Keten, che proviene da Roma.

Dopo tre anni dunque si conclude l’esperienza nel Sannio del Colonello Calandro, che ha voluto salutare le autorità e quanti sono stati al suo comando in questo periodo tracciando un bilancio del lavoro svolto. L’ufficiale ha dichiarato: “Ho constatato una grande sinergia istituzionale e in 3 anni mi sono reso conto sin da subito che questa è una Provincia sicura”.

Il Colonnello ha aggiunto: “Ci sono delle criticità e il grosso dei delitti è costituito da furti e truffe. Poi ci sono stati fenomeni di violenza e in questi 3 anni abbiamo cercato di fare tanto per supportare i cittadini per evitare i reati predatori. Abbiamo svolto un’attività di prevenzione che ha portato nei primi nove mesi dell’anno a una riduzione del 37% dei furti nelle abitazioni. Anche per le truffe il lavoro fatto è stato importante”. Il Comandante ha sottolineato quanto sia stato importante ed utile l’attività di sensibilizzazione verso gli anziani, attraverso le parrocchie.

Il Comandante ha voluto comunque lanciare un appello ai cittadini: “Siate accanto alle forze dell’Ordine e istituzioni per politiche di sicurezza. I cittadini sono un attore principale nel contrasto alla criminalità e devono essere accanto alle Forze dell’Ordine. I cittadini devono denunciare sempre e comunque chi commette reati.”

Sulla degenerazione di alcune serate di movida e quindi sugli episodi collegati allo spaccio di sostanze stupefacenti, il Colonnello ha ricordato gli sforzi compiuti per contrastare questi fenomeni. Sulla gravissima recente vicenda del pestaggio nei pressi di un locale di Montesarchio che ha coinvolto un gruppo di persone accanitesi nei confronti di un ragazzo, il Comandante Calandro ha ricordato: “Abbiamo individuato i quattro responsabili che sono in carcere. Serve prevenzione e formazione culturale. La nostra provincia non ha registrato particolari episodi. Siamo riusciti ad intervenire per individuare i responsabili. Quello di Montesarchio è un episodio violento e drammatico. Giovani che hanno bisogno di una sterzata culturale e interessarsi a nuovi valori. Le scuole e le famiglie possono avere un ruolo fondamentale per cambiare le cose”.

Quanto all’allarmante fenomeno della violenza di genere, che ha visto nei giorni scorsi deflagrare nelle cronache die giornali nazionali la notizia del crimine scatenatosi in una famiglia di Paupisi, il Comandante ha avuto parole di profonda considerazione della peculiarità della vicenda e dei suoi risvolti: “I fatti di Paupisi hanno toccato tutti quanti noi e aver salvato la vita ad Antonia per noi è stato fondamentale”. Poi ha aggiunto: “Occorre cultura orientata alla non violenza. Serve formazione e un rapporto quotidiano”. Il Comandante ha riconosciuto come il 2023 sia stato un anno critico per i i furti ed ha infine voluto riservare un elogio professionale ed umano per il supporto ricevuto dalle Squadre di Intervento Operativo (SIO) del 10° Reggimento Carabinieri “Campania” di Napoli, che hanno svolto importanti interventi in collaborazione con i militari dell’Arma territoriale in particolare sul fronte della prevenzione dei reati.