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Nulla da fare. Le buone intenzioni di Gabriele Gravina questa volta sono destinate a naufragare, stando almeno alle parole pronunciare questa sera da Walter Ricciardi. Il numero uno della Figc puntava almeno a dimezzare i giorni di isolamento in caso di positività, passando dai 14 stabiliti dal protocollo a 7. “Non si può accorciare la quarantena, ma stiamo lavorando ad un’altra via per salvare il campionato“, ha invece sentenziato a Radio Punto Nuovo il membro del consiglio esecutivo Oms e consigliere del ministro Speranza. “L’accorciamento non è possibile. Il periodo di allontanamento non può essere inferiore, ma una strada alternativa si può trovare, ci stiamo lavorando. Ci sono casi in cui l’incubazione dura anche oltre i 14 giorni“, ha proseguito Ricciardi. Una sentenza, insomma, mentre maggiore ‘disponibilità’ si è ravvisata in merito a una riapertura degli stadi ai tifosi. “Man mano che le cose andranno meglio, si può ricominciare a pensare di allentare la guardia per il pubblico“, ha concluso, “credo sia possibile un numero ridotto di spettatori. Non saprei le tempistiche, ma credo che in quasi tutta Italia si possano cominciare a fare questi discorsi“.