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Il suo urlo è in bella mostra da giorni sui quotidiani d’Italia. E non solo, perché “crazy”, “wonderful” e “magic” sono solo alcuni degli aggettivi inglesi che hanno accompagnato l’immagine dell’esultanza dopo il gol del 2-2 realizzato contro la Sampdoria

Di chi parliamo? Non c’è neanche bisogno di specificarlo. Luca Caldirola, 29 anni, doppietta al debutto in serie A e miglior giocatore di giornata. Gongolano Inzaghi, Foggia, Vigorito e chi lo ha acquistato al Fantacalcio. Perché si può dire senza tema di smentita che “the wall” sabato pomeriggio abbia fatto le fortune di molti, non solo del Benevento e dei suoi tifosi. 

Domani pomeriggio per uno degli assi della Strega sarà il turno di un incrocio nostalgico. Al Ciro Vigorito farà tappa l’Inter, club che lo ha accolto nel settore giovanile e che gli ha regalato anche l’emozione indescrivibile del debutto in Champions. E come tutte le belle storie ricamate dal destino in panchina, quel freddo 7 dicembre 2011 c’era Claudio Ranieri. Caldirola entrò al posto di Chivu a inizio ripresa nell’ultima gara del girone col Cska Mosca, a San Siro: “A Marassi gli ho dato un dispiacere, ma fa parte del gioco. Di Certo ringrazierò per sempre Ranieri per quel debutto”. 

Nell’Inter non ha mai giocato una gara in campionato, al punto che il debutto in A è arrivato proprio con quella doppietta al Ferraris. “Non avrei mai immaginato di realizzare una doppietta – ha detto ai microfoni della Gazzetta dello Sport ma un gol me lo sentivo. Se segnassi anche contro l’Inter non ce la farei a non esultare. Già segno raramente, se poi mi togliete anche l’esultanza… . Il sentimento per l’Inter non cambierà, col settore giovanile mi sono tolto tante soddisfazioni, spero che i nerazzurri vincano lo scudetto”. Ha proseguito. 

Uno Scudetto che per il Benevento è identificabile nella salvezza. I tre punti ottenuti con la Samp consentiranno alla Strega di approcciarsi alla sfida con più tranquillità: “Siamo partiti bene, la dirigenza ha allestito una rosa di ottimo livello e il club è tornato in A con maggiore consapevolezza. Si dice che le neopromosse abbiano qualcosa in meno, ma non è sempre così”.

Fermare l’Inter di Conte, tuttavia, sarebbe un sogno nel sogno: “A Benevento c’è grande fiducia, ma per fermare l’Inter servirà una vera impresa. Lukaku fa paura, contro certi attaccanti non puoi sbagliare: se lasci un centimetro, ti colpiscono. Loro sono strafavoriti”. Ma la provvidenza non conosce limiti, Caldirola lo sa bene. Per la sua carriera, dopo l’esperienza in chiaroscuro all’estero e l’incubo vissuto al Werder Brema, è iniziato un grande secondo tempo. 

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