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“La prima uscita nel Sannio di Caldoro come sfidante del Presidente De Luca può essere un’occasione molto utile. Il candidato governatore può invertire la rotta di uno scontro totalmente senza senso, privo di contenuti e spesso ricco solo di offese“.
E’ l’incipit della nota stampa di Luigi Abbate, candidato di “Noi Campani” alle prossime elezioni regionali.

“Nessuno – prosegue l’esponente mastelliano – si è mai avvantaggiato in una campagna elettorale simile e Caldoro può segnare la discontinuità rispetto ad un confronto spesso sguaiato o inutile. Anche se suoi alleati, mi auguro che Caldoro non voglia scimmiottare la Lega o Salvini”.
“E allora, – aggiunge Abbate – negli schieramenti ci si interroghi sul Sannio e sulle prospettive che la Regione gli deve garantire, sugli interventi e sulle priorità da affrontare, sui cambiamenti imposti dal Covid e sulle risposte da dare, ma si abbia anche il coraggio di partire dai risultati concreti ottenuti fino ad oggi“.
Senza un riconoscimento obiettivo del lavoro svolto in questa regione, – dichiara Abbate – si finisce a svilire anche gli sforzi dei tantissimi protagonisti che, come per il Covid, spesso costituiscono la prima linea. Se la gestione dell’emergenza sanitaria in Campania è
stata migliore che altrove, non è certo merito solo del Presidente De Luca ma, tra gli altri, dei tantissimi operatori sanitari che hanno offerto il proprio impegno senza sosta“.
“Oggi – prosegue la nota – tentare di negare per fini elettorali questa evidenza a tutti nota, e dover per forza sostenere che la gestione di De Luca è stata carente o addirittura fallimentare, è mortificante per la Campania che si trova a vivere un eterno passo indietro.
Caldoro per essere autorevole e parlare al Sannio la lingua che merita deve mettere da parte i salvinismi e l’istinto leghista a marginalizzare ogni risultato raggiunto al Sud“.
Un impegno con gli elettori che dovrebbero assumere tutti i candidati come Caldoro e che io per primo mi imporrò nella sfida che ci attende, è la strenua difesa e valorizzazione di tutto il meglio che questa regione ha da offrire ed è capace di mettere in mostra“. “Possiamo essere un esempio, – conclude Gino Abbate – una terra da invidiare, quando
questa condizione si verifica è doveroso non negarlo, nell’interesse della Campania“.