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Napoli – Il giorno dopo la nostra esclusiva sulla probabile candidatura di Nunzia De Girolamo a presidente della Regione Campania per il centrodestra, idea che è stata di Matteo Salvini in persona, arrivano molte conferme e dettagli: Lega (ovviamente) e Fratelli d’Italia non avrebbero alcun problema a sostenere la ex deputata di Forza Italia. L’idea di proporre agli alleati il nome della tigre del Sannio, che ha momentaneamente lasciato la politica per dedicarsi alla tv, è di Matteo Salvini, che con la De Girolamo ha un rapporto  reciproco di stima e fiducia da sempre. Fratelli d’Italia, da parte sua, ha già chiesto a gran voce un rinnovamento rispetto alle candidature delle elezioni regionali precedenti, e dunque la De Girolamo, personaggio popolarissimo, andrebbe più che bene anche a Giorgia Meloni.

Il problema è Forza Italia: la candidatura alla presidenza della Campania per il centrodestra, stando agli accordi nazionali, spetta infatti ai berlusconiani, che al momento puntano sull’ex governatore Stefano Caldoro. Non tutti, però: la De Girolamo è infatti acerrima avversaria, in termini politici, di Mara Carfagna, alla quel imputò l’esclusione in extremis dalle liste per le politiche in Campania. La Carfagna, tuttavia, in queste ore sta vivendo il culmine del suo contrasto con Silvio Berlusconi, dopo la netta condanna della vicepresidente della Camera all’astensione in Senato di Forza Italia (insieme a Lega e Fdi) sulla commissione “antiodio” che porta la prima firma della senatrice a vita Liliana Segre.

Berlusconi, ieri, ha duramente bacchettato la Carfagna. Se la vicepresidente della Camera dovesse uscire da Fi, o comunque proseguire nella sua strategia critica nei confronti dei vertici del partito, Nunzia potrebbe essere l’arma finale per fare piazza pulita, in Campania, dei fedelissimi della Carfagna.  Infine, particolare da non trascurare, la Carfagna è ai ferri corti anche con Caldoro. Tra l’altro, considerata la difficoltà della sfida al governatore uscente Vincenzo De Luca, non è escluso che la Campania possa essere un laboratorio politico per il centrodestra, con una forte componente civica. La situazione è in continua evoluzione.

A cura di Carlo Tarallo