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In una conferenza gremita di volti istituzionali e rappresentanti del mondo agricolo, è stata presentata stamani l’edizione 2025 di CampaniAlleva, la fiera che da tre anni sta rivoluzionando il modo in cui il Sud Italia racconta e valorizza la sua biodiversità zootecnica. In programma dal 9 all’11 maggio presso il polo fieristico di Benevento, l’evento si estenderà su 20mila metri quadrati coperti e 30mila scoperti, ospitando oltre 1500 animali appartenenti a 145 razze diverse, in quella che già si annuncia come una delle più grandi esposizioni della biodiversità animale italiana.

Una fiera che è innanzitutto racconto del legame profondo che sussiste tra uomo, animale e territorio. È visione politica e prospettiva rurale. È spettacolo, conoscenza, identità. E soprattutto è una scommessa vinta, come ha sottolineato con orgoglio Davide Minicozzi, presidente dell’Associazione Allevatori della Campania e del Molise: “Abbiamo raggiunto oltre 500 espositori e non era affatto scontato, così come non lo era riuscire a realizzare una terza edizione. Eppure eccoci di nuovo con un programma ricchissimo. Abbiamo riportato a Benevento la Mostra Nazionale della Marchigiana, avremo 200 cavalli con spettacoli che dureranno 10 ore al giorno, e accoglieremo allevatori da tutta Italia, dal Trentino alla Sicilia”. 

In fiera anche alcuni cavalli arabi di pregio, con esemplari dal valore che sfiora il mezzo milione di euro: “È un allevamento italiano che esporta in Arabia Saudita. Siamo contenti di essere riusciti a dare loro lo spazio che meritano. Ci saranno anche tantissime razze autoctone, perché CampaniAlleva è prima di tutto difesa del territorio e del suo peculiare patrimonio genetico”.
I numeri parlano chiaro: “camere prenotate al 98% nel Sannio, un indotto stimato di oltre 2 milioni di euro in una sola settimana” ha aggiungo Minicozzi prima di lanciare un appello che sa di visione strategica: “Chiederemo un tavolo di lavoro con le istituzioni. Non possiamo permettere che questo sforzo venga vanificato. Serve un ente fiera stabile, capace di garantire non solo il futuro di CampaniAlleva, ma anche la nascita di nuove iniziative”.

Alla presentazione hanno preso parte anche Augusto Calbi, direttore dell’Associazione allevatori Campania e Molise, l’Assessore regionale all’Agricoltura Nicola Caputo (in collegamento), il Sindaco di Benevento Clemente Mastella, il Presidente della Provincia di Benevento Nino Lombardi, il Presidente del Cecas Gennarino Masiello, l’amministratore unico di ASIA Donato Madaro, il Presidente Unpli Benevento Renzo Mazzeo e Salvatore Loffreda, direttore Coldiretti Campania.
Tutti hanno sottolineato il ruolo strategico della Manifestazione, sia per la zootecnia italiana sia per il risalto dedicato all’identità rurale del Mezzogiorno.
“Ormai questo evento ha acquisito una importanza notevolissima. Benevento è capitale della zootecnia italiana e accoglieremo nel migliore dei modi chi verrà da fuori. Bisogna continuare su questa strada” ha detto Mastella.
“Dobbiamo mettere insieme le nostre eccellenze, preservarle e farne tesoro. Questo è, per vari aspetti, un momento significativo per l’intera provincia” ha aggiunto Lombardi.

CampaniAlleva sarà anche area food con eccellenze enogastronomiche, convegni, workshop, fattorie didattiche, laboratori artigiani, spettacoli equestri, attività culturali e artistiche. Un mix multidimensionale che trasforma una fiera in una esperienza sensoriale e partecipata, rivolta ai bambini, alle famiglie, agli appassionati ed ovviamente agli esperti del settore. 
“Un evento nato tra settembre e ottobre del 2022 – ha ricordato Calbi – quasi come una scommessa. Oggi è una manifestazione unica nel suo genere: ospita la 37esima Mostra Nazionale della Marchigiana, la Mostra Interregionale dei Bovini di razza Limousine, e dà voce a realtà provenienti da tutto il Paese. Qui si intrecciano mondo rurale, zootecnia, arte, cultura, tradizione”.