- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Il decreto è pieno di errori anche grossolani, direi di copia e incolla. A un certo punto si parla addirittura di Camera di Commercio di Napoli”. Il Presidente della Camera di Commercio di Benevento, Antonio Campese, commenta amaramente il decreto 145 approvato dal Governatore De Luca, pubblicato sul Burc del 12 settembre, in cui viene ufficializzata l’unione delle Camere di Commercio di Benevento e Avellino.

Ci sono diversi errori tecnici. Le somme relative alle ripartizioni dei seggi sono sbagliate. Sono stati omessi i seggi che spettano agli ordini professionali ed altri errori sono stati commessi in merito all’apparentamento sull’agricoltura”.

Fin qui gli errori tecnici. Il Presidente Campese, però, sottolinea mancanze ancor più gravi: “Aspetto più grave di questo decreto raffazzonato è che non è stato fatto nessun controllo da parte della Regione Campania sui numeri assurdi dichiarati da alcune associazioni che a me, anzi a tutti, risultano inesistenti. Ed è per me doloroso ammettere che è un fenomeno soprattutto beneventano. Ci sono delle fantomatiche associazioni, penso alla Fapi, alla Cidec e all’Aicast che non hanno nemmeno un dipendente, coabitano in una stanza e presentano bilanci assurdi e numeri che definirei a lotto. Questi comportamenti danneggiano le associazioni e le sigle serie che lavorano con tanti sacrifici e che io ho necessità e dovere di tutelare”.

Campese ci spiega quali potranno essere gli scenari futuri sulla questione decreto accorpamento: “I mal di pancia sono di tutti. I prossimi passi saranno legali e amministrativi.  Verificheremo con i legali tutto quello che si potrà fare e aspetteremo anche una mossa della Regione che con un decreto così carente sia in fase istruttoria che nella sua composizione potrebbe procedere ad un’autotutela e sanare autonomamente alcuni aspetti del decreto. Altrimenti faremo ricorso al Tar”.

Sul “pastrocchio” regionale anche il Presidente della Camera di Commercio di Avellino, Oreste La Stella, è apparso perplesso: “Dispiace, anche perché le due Camere di Commercio hanno dato dimostrazione di grande serietà e compattezza. E’ un decreto che mi lascia perplesso, soprattutto se si pensa che si tratta di un atto importante, che istituisce la Camera di Commercio delle aree interne. Speriamo si possano risolvere tutti i problemi al più presto”.