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Uno spazio socio educativo è stato restituito ai giovani e alle famiglie.
E’ accaduto a Santa Maria degli Angeli: il campo da basket, a lungo in stato di abbandono, è rinato e riconsegnato alla cittadinanza grazie ad un progetto di riqualificazione artistica. Il percorso di riqualificazione, avviato dal Consorzio Sale della Terra attraverso il fondo dei progetti “Scuole Aperte e Partecipate in Rete” e “PFP con Budget Educativi”, ha visto fino a oggi diverse iniziative che hanno acceso il fermento creativo nel quartiere.

Un’idea nata nel 2016 che oggi ha visto un germoglio. Attraverso un fondo nazionale di ,lotta alla povertà educativa è stato possibile realizzare un’attività di rigenerazione urbana. La riqualificazione ha previsto la decorazione del playground con un’opera di Street Art realizzata dagli artisti Domenico Tirino e Caterina Ceccarelli nell’ambito di una sinergia con il Comitato di quartiere, con la Parrocchia di Santa Maria degli Angeli e con i giovani.

Angelo Moretti, presidente dell’Associazione Sale della Terra, ha sottolineato: “Vogliamo che il campo non sia solo uno spazio riqualificato, ma un simbolo di rinascita e opportunità”. La vera incognita si chiama manutenzione ma gli organizzatori e il Comune sono abbastanza fiduciosi. 
Questo progetto è stato fatto dai ragazzi. E’ possibile migliorare tutto ma si può fare un lavoro di partecipazione nella bellezza. Verrà difeso questo posto. E’ un posto pubblico. Ci sarà auto organizzazione. Sarà uno spazio sportivo, da vivere per tutti i ragazzi”.

Presenti questo pomeriggio all’inaugurazione anche il sindaco di Benevento Clemente Mastella, l’assessore comunale ai Lavori Pubblici Mario Pasquariello, il consigliere comunale Antonio Capuano, il presidente del Comitato di Quartiere Gennaro De Luca e tanti giovani. Ha partecipato all’evento la Vitus Accademy di Giulio Musco. 

Il sindaco Mastella ha sottolineato: “Un’attività educativa sportiva importante e c’è la coesistenza pubblico privata. Serve collaborazione per interesse sociale”. Poi ha concluso: “Bisogna auto educarsi rispetto per gli altri e le famiglie possono guardare i propri figli senza ossessività”.