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Un nuovo obiettivo per nuove sfide e nuove missioni, anche se l’obiettivo di sempre resta quello di continuare a fare gol e trascinare la sua squadra, la We Benevento United, all’obiettivo di stagione.

Ma intanto, per Nicola Masone, è andata agli archivi una nuova esperienza, la seconda del genere, nella Spartan Race, la competizione che unisce sport e resistenza che si è tenuta qualche giorno fa a Città Sant’Angelo, luogo nel quale è arrivato un fiume di specialisti del settore, oltre 3500 persone. E tra queste anche il giocatore e allenatore beneventano.

Una seconda volta, dopo l’esperienza di Pozzuoli e il risultato è stato soddisfacente perchè migliorarsi è nelle intenzioni di Masone che ha portato a termine i 5 km superando i 20 ostacoli che hanno contraddistinto la manifestazione e che rappresentavano un malus da pagare obbligatoriamente se venivano saltati.

Una grande soddisfazione – ha commentato Masone – per una competizione impegnativa nella quale non serve solo avere preparazione fisica, ma anche mentale. E’ molto facile crollare se non si ha l’idea di poter superare l’ostacolo. Ma alla fine ce l’ho fatta ed è questo che mi fa piacere”.

La soddisfazione più grande, però, è un altra.

“Devo ringraziare il mio allievo, Pierpaolo Calabrese, che mi ha accompagnato e che ha preso parte alla gara per la prima volta con ottimi risultati. Uno che fa parte della nostra grande famiglia che anima l’Arena Fit. Ed è proprio questo il bello, saperli coinvolgere e cercare di portarli con me per fare in modo di fargli vivere un’esperienza emozionante. Questa è la mia grande vittoria, aiutarli a completare un percorso che ai loro occhi può sembrare impossibile. Di volta in volta cercherò di allargare il raggio dei miei ragazzi, con l’idea di fargli vivere una vera esperienza di vita più che di sport”.

Un risultato, per Masone, che ha un connotato sportivo importante perchè è arrivato a Città di Sant’Angelo con un problema al menisco, cosa che lo costringerà ad andare sotto i ferri e rimanere lontano dal campo per un po’.

Ora posso pensare a curarmi ma l’idea di smettere col calcio e con corse del genere non c’è. Anzi sono già proiettato al ritorno per continuare a segnare e a faticare in competizioni come queste”.