- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Con l’attenzione tutta concentrata sui collegi che interessano direttamente il Sannio, una beneventana potrebbe conquistarsi un posto in Parlamento in Lombardia.

Una contraddizione solo apparente. Perché è di Isabella Votino che stiamo parlando. Nome magari estraneo al dibattito politico sannita ma noto nelle stanze che contano. A Milano oggi come a Roma ieri.

Nativa di Montesarchio e laureata in legge, la politica è parte del suo dna da sempre. Pasquale Viespoli il primo ‘a scoprirla’ quando era al ministero del Lavoro.

Proprio la Capitale le cambia la vita: prima la collaborazione con Gianni Alemanno, poi l’incontro decisivo con Roberto Maroni. Il leader leghista, una volta divenuto ministro dell’Interno, la vuole con sé come portavoce al ministero dell’Interno.

Passa poco e le cronache cominciano ad attribuirle una influenza enorme. La donna più potente del palazzo, si arriva a sussurrare dalle parti di piazza del Viminale. Anche la visibilità aumenta, di conseguenza.

“Il fascino sannita nel Viminale Padano” – titola l’espresso. Anche le sue feste di compleanno fanno notizia. Ma la Votino preferisce il fare all’apparire.  Anche perché la sua voce conta sempre di più nelle decisioni di Maroni, al dicastero come al carroccio, fino a diventare argomento del dibattito interno alla Lega. Maroni non se ne cura e la Votino resta al suo fianco, tappa dopo tappa.

Il governatore lumbard, però, non è l’unico ad apprezzarne qualità e capacità. Anche a Berlusconi il suo profilo piace. E sarebbe proprio il Cavaliere a caldeggiarne, in queste ore, la candidatura. Tra le fila di Forza Italia, ovviamente. Perché per la Votino, così legata a Maroni, non ci può essere spazio nel partito di Salvini.

Una indiscrezione rivelata qualche giorno fa dall’Huffington Post e ripresa questa mattina da ‘Il Fatto Quotidiano’. “L’ipotesi diventa sempre più solida” – scrive il giornale diretto da Marco Travaglio.