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Benevento – Smaltita la sosta, torna il campionato di serie B e per il Benevento ci sarà da affrontare un’altra trasferta dopo quella di Ferrara. Da un campione del mondo all’altro, da Daniele De Rossi all’ex Filippo Inzaghi. Fabio Cannavaro dovrà chiedere strada a un altro compagno con il quale ha condiviso la grande gioia del 2006. Proprio il tecnico giallorosso ha presentato il confronto con la Reggina intervenendo in conferenza stampa.

Condizione – Riavere a disposizione giocatori importanti fa piacere. Qualcuno si è allenato ieri per la prima volta, ma abbiamo deciso di portarli tutti per fargli sentire il profumo dello spogliatoio. La situazione di emergenza non è passata, c’è ancora da soffrire perché certi giocatori sono stati fermi da tempo e altri hanno dato tutto quello che avevano. La situazione sta migliorando ma dobbiamo essere molto attenti.

Dubbi – I dubbi te li mettono i giocatori di qualità. Dobbiamo gestirli, anche se li ho visti bene anche a livello mentale. Abbiamo “pulito” qualche paura che c’era. La sosta ci ha permesso di lavorare con serenità e alzare il livello di tutti. Al di là della formazione, dobbiamo continuare sulla strada intrapresa e che stavamo percorrendo, è l’unica possibile per venire fuori da questa situazione di classifica. Avere dubbi è il bello di un allenatore che ha venti calciatori che possono scendere in campo.

Lavoro – Quando ti mancano due Nazionali, c’è sempre un’emergenza. Abbiamo lavorato perché c’era bisogno di correggere determinate situazioni. I ragazzi mi hanno dato disponibilità e stanno crescendo anche dal punto di vista tattico.

Reggina – Squadra forte ed esperta, Inzaghi conosce benissimo la serie B. Sanno soffrire e sanno attaccare, è una squadra che manda in gol tanti giocatori. Dobbiamo essere consapevoli della loro forza e bravi a limitarli, solo così potremo esaltare le nostre caratteristiche e il nostro gioco. Sarà una gara tosta.

Scelte – La pioggia non condiziona le scelte. Quando un calciatore vuole giocare si adatta. Le scelte sono dettate da chi sta meglio, chi si è allenato meglio. Le scelte le faccio durante la settimana, è durante quel periodo che un giocatore deve dimostrare di voler giocare.

Lunch match – Non ho mai avuto il piacere di giocare a questo orario. Penso di lasciare molto liberi i giocatori, alle nove e mezza faremo colazione/pranzo. E’ un orario strano, ma bisogna capire più che altro che la partita è tosta.

Inzaghi – Il fatto di trovare tanti ex compagni fa piacere. Pippo ha lasciato un ricordo fantastico a Benevento, adesso però è l’allenatore di un’altra squadra. Non dobbiamo pensare a carezze e abbracci, per novanta minuti saremo nemici. Al triplice fischio finisce tutto.

Pastina – Serve a lui capire certe situazione, possiamo dare dei consigli. Se vuole giocare a certi livelli deve capire che non si va in guerra. Avere determinati atteggiamenti con la tecnologia che c’è è da stupidi. Sono passate tre settimane, lo avevo messo da parte.

Rientri – El Kaouakibi e Kubica sono due giocatori nuovi, sono rientrati solo da poco. Sono due giocatori fisici e, come gli altri, hanno bisogno di minutaggio e di crescere. La società ha investito tanto su di loro e devono darci una mano.

Minutaggio – Fare almeno sull’extratime il minutaggio effettivo. Mi aspetto si possa giocare di più. Da quando sono arrivato, il minutaggio complessivo è poco ed è un peccato. Più giochiamo e più aumentiamo lo spettacolo. Noi veniamo per giocare novanta minuti e non quarantacinque.

Progetto – Mi sento coinvolto tanto, quando firmo ne faccio parte dal primo giorno. Credo tanto in un allenatore-manager, credo che un tecnico debba conoscere quella squadra invisibile che lavora fuori dal campo. Se le due squadre lavorano bene si può andare lontano, altrimenti diventa difficile. L’importante è mantenere i ruoli.