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“Appena sento il contatto mi butto: è l’unica cosa che pensavo correndo. Neanche ho visto i miei compagni liberi in area di rigore. Ho cercato il penalty ma l’arbitro non ha fischiato”.

Così Luigi Canotto, con grande sincerità, racconta l’episodio che proprio nei minuti di recupero poteva decidere la sfida del Menti. Pareggio e prestazioni, comunque, soddisfano il calciatore della Juve Stabia: “Questa partita ci insegna che possiamo dare fastidio a tutti, a patto di restare sempre sul pezzo. Non possiamo permetterci il lusso di specchiarci, come ci ripete spesso il mister. Ogni match dobbiamo interpretarlo come se fosse l’ultimo della stagione”.

Meritato, dunque, l’applauso finale dei tifosi gialloblu: “La gente ha apprezzato la nostra prestazione. Gli episodi non hanno girato al nostro favore, pure sull’1-1 c’è un pallone deviato con la mano nella loro area di rigore”.