- Pubblicità -
Tempo di lettura: 2 minuti

Benevento – Giannaserena Franzè, segretario generale provinciale FP CGIL di Benevento, ha diramato un comunicato stampa sulla situazione delle infermerie in carcere. “A distanza di poche ore, questa Segreteria Prov.le, si vede nuovamente costretta a stigmatizzare il comportamento autoritario di parte della dirigenza della Asl di Benevento“, si legge nell’oggetto del seguente comunicato.

“Non si ha il tempo di convincere uno a fare semplicemente il proprio lavoro, che subito un altro si desta e si autogoverna il proprio distretto come fosse l’ orto di casa!

La questione è quella del servizio infermieristico in carcere.

Registriamo il Caos! Questa volta la problematica è Determinata dall’ atteggiamento autarchico della direzione distrettuale Benevento 1 che, ignorando precise direttive aziendali nonché i contenuti dei verbali di contrattazione decentrata, contribuisce a deteriorare i rapporti tra dipendenti, inficiando l’ organizzazione del lavoro e usando come “paravento” i sindacati.

La problematica e’ quella del personale infermieristico necessario presso l’ infermeria del carcere, all’ indomani della preclusione posta dalla Regione all’ impiego di personale non dipendente asl.

E’ stata stilata dall’ ufficio risorse umane, una graduatoria del personale infermieristico, per altro non tutto il personale in servizio (e non se ne comprende il motivo). 

Il malcontento tra i dipendenti, ed il nostro disappunto, sorge per il  mancato rispetto da parte della direzione di cui sopra, del criterio stabilito in ossequio alla norma, in contrattazione decentrata. Si sta procedendo individuando talvolta il più anziano in servizio, tal’ altra individuando il più giovane di età; ” sguarnendo” peraltro il sevizio ambulatoriale della città, già oggetto di reclami quotidiani da parte dei cittadini.

Per alcuni “protetti”, si consente l’uso strumentale delle facoltà che la legge riconosce in certi casi, per sfuggire al proprio dovere, per altri non si ha alcuna considerazione.

Abbiamo chiesto formalmente, al Direttore del Distretto di rivedere le assegnazioni fatte in discordanza con il principio individuato, ma pare che le nostre note si perdano nell’etere!  

A questa O. S. sorge il sospetto, che alcune direzioni distrettuali operino più con l’ intendo di fare dispetto ai lavoratori, e ai sindacati, che cercano di erodere le aree di autarchia, piuttosto che avere come obiettivo quotidiano, la garanzia di servizi sanitari di qualità, garantiti da personale sereno e motivato nell’esercizio quotidiano della professione”.