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Benevento –  Tragedia questa mattina nel Casa Circondariale di Benevento dove un detenuto si è tolto la vita impiccandosi. Vani i disperati tentativi di salvataggio effettuati dagli agenti della polizia penitenziaria. Il detenuto, un 48enne, era da poco tornato in carcere dopo che, nel 2017 aveva finito di scontare una pena per una precedente condanna.

Sul tema dei tentativi di suicidio in carcere abbiamo sentito il Garante dei detenuti della Campania, Samuele Ciambriello, che ha voluto sottolineare come il problema del supporto psicologico e sociale ai detenuti dovrebbe essere messo al centro dell’agenda politica:” Difronte a questo ulteriore caso, dopo quello avvenuto nel carcere di Aversa, continuo a ripetere che le carceri servono a levare la libertà e non la vita. Non possiamo snocciolare solo numeri ma dobbiamo capire che è necessario il supporto di figure sociali e psicologi; una loro maggiore presenza sarebbe opportuna per supportare i detenuti e gli agenti di polizia penitenziaria che quotidianamente sono impegnati per salvare uomini e donne che tentano il suicidio. Agenti e compagni di cella che cercano di evitare queste tragedie dimostrano che il carcere spesso è meno Caino della società. Una morte in carcere – conclude Ciambriellodeve far riflettere il mondo della cultura ma soprattutto della politica”.