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Pietrelcina (Bn) – Prende vita ufficialmente il “Presidio Slow Food del Carciofo di Pietrelcina”. Un riconoscimento importante, arrivato dopo anni di lavori preparatori, per uno dei prodotti locali più antichi del territorio Sannita.

Grande è la soddisfazione da parte dei tredici produttori agricoli che hanno promosso e sottoscritto la dichiarazione fondativa della “Comunità Agricola del Carciofo di Pietrelcina” definendone gli obiettivi e puntando ad allargare la compagine nei prossimi mesi coinvolgendo gli altri stakeholders, in particolare i numerosi ristoratori di Pietrelcina. Forte entusiasmo e voglia di iniziativa è emersa fin da subito tra gli agricoltori firmatari che già hanno immaginato molte iniziative collaterali da realizzare insieme a Slow Food Benevento ed il Comune di Pietrelcina.

La “Comunità Agricola del Carciofo di Pietrelcina, Presìdio Slow Food” – ha lo scopo di recuperare questa coltivazione ormai in via di abbandono soprattutto per la carenza di manodopera locale. L’intento è quello di valorizzare e promuovere il territorio, favorendo il recupero della biodiversità e stimolando concretamente l’economia locale attraverso un’operazione comunitaria condivisa, che consenta ai giovani di portare avanti il lavoro dei loro padri.

I piccoli produttori riusciranno a vendere i prodotti a prezzi più coerenti con il loro valore stabilendo legami forti con trasformatori, distributori e ristoratori, rendendo la filiera più sostenibile ambientalmente e migliorando la trasparenza della comunicazione per i consumatori. I produttori aderenti al Presidio Slow Food saranno tenuti, altresì, ad adottare tecniche di coltivazione impostate sui principi dalla produzione integrata o biologica, seguendo il disciplinare e il manuale di coltivazione definiti dall’associazione.
Il prodotto potrà essere venduto fresco, confezionato tradizionalmente in fasci o in cassette di legno, avendo cura di utilizzare materiali da imballaggio riciclabili ed ecosostenibili, oppure trasformato, senza l’utilizzo di additivi, integratori, coloranti o altri coadiuvanti sintetici, tutti contrassegnati dal logo del Presidio Slow food.