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Benevento – Domani, lunedì 25 ottobre, alle ore 10, presso l’aula magna dell’Istituto tecnico industriale “G. B. Lucarelli” di Benevento, si terrà la cerimonia di premiazione della borsa di studio ‘Carlo Mazzone Global Teacher Prize’, destinata a dieci alunni delle scuole superiori che si sono particolarmente distinti per aderenza allo spirito del Nobel dei docenti. All’incontro interverranno, la dirigente del plesso di Viale San Lorenzo, dott.ssa Maria Gabriella Fedele, il sindaco della città, Clemente Mastella e il sindaco di Ceppaloni, Ettore De Blasio, paese natale del professore Carlo Mazzone, il primo insegnante italiano ad entrare, nel 2020, nella Top 10 del Global Teacher Prize

Il docente di Informatica, grazie alla generosità del vincitore, l’indiano Ranjitsinh Disale che ha deciso di dividere il premio con gli altri nove finalisti, ha avuto la possibilità di disporre di 55mila dollari che ha trasformato in borse di studio, con cadenza annuale, per gli studenti del territorio sannita. Le prime dieci saranno assegnate domani ad altrettanti alunni delle classi terminali del secondo ciclo di istruzione superiore che, superando difficoltà economiche e familiari, non soltanto hanno raggiunto brillanti risultati scolastici, ma hanno anche contribuito al progresso delle proprie comunità. C’è anche un’undicesima che andrà, invece, ad uno studente delle medie di Ceppaloni: “E’ un modo per rinsaldare il legame con la terra di origine della mia famiglia, restituendo almeno un poco del tanto che ho ricevuto” precisa il docente. 

Sarà un premio in denaro che i vincitori potranno usare per qualsiasi formazione post diploma. “Ciascun ragazzo premiato si è distinto per un particolare gesto di solidarietà e condivisione, diventando un esempio per i propri coetanei” spiega Mazzone. “Con questa iniziativa delle borse di studio – sottolinea l’insegnante sannita – voglio generare una tensione, emotiva e fattiva, nell’ottica di una promozione culturale democratica che possa coinvolgere tutti in un unico anelito di forte attenzione al nostro futuro. Esso potrà essere realmente positivo solo se incentrato su una riscoperta dell’importanza della cultura come unico strumento di umanesimo e progresso comune che non lasci indietro nessuno”.