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Benevento – L’esperienza alla Maceratese è stata una sorta di trampolino di lancio per la carriera di Cristian Bucchi. Il terzo posto ottenuto in Lega Pro nella stagione 2015/16, perdendo contro il Pisa nel turno preliminare dei play off, valse al tecnico romano la chiamata del Perugia in serie B. Della rosa marchigiana, quell’anno faceva parte l’ex giallorosso Lorenzo Carotti. Il centrocampista, che oggi milita in Eccellenza con la maglia del Montefano, conserva un ottimo ricordo dell’attuale allenatore del Benevento

Lo stimo tantissimo, peccato non averlo incontrato prima nella mia carriera“, racconta Carotti ad Anteprima 24, “ha cambiato il mio modo di vedere il calcio. E’ un motivatore, sa entrare nella testa di ogni giocatore, da quello più riservato a quello più estroso. E’ un allenatore che sa immedesimarsi molto nelle singole situazioni, riuscendo a tirare fuori il meglio dai suoi calciatori“.

Qualità che potrà tornare utile visto il momento attuale della Strega, reduce da due sconfitte consecutive e chiamata a rialzare la testa contro il Livorno. Sulla panchina amaranto siede Cristiano Lucarelli, tecnico che in quella stessa stagione guidava il Tuttocuoio, avversario della Maceratese. “Gli allenatori cambiano e si aggiornano, soprattutto quelli giovani. Mi ricordo della mentalità della sua squadra, dovevano salvarsi e si difendevano ma si vedeva che cercavano di proporre un calcio brillante, soprattutto perché giocavano su un campo in sintetico“.

Chiuse a metà classifica la compagine di Lucarelli, centrando il suo obiettivo. A rubare la scena, però, furono i ragazzi di Bucchi: “Partimmo con il 4-4-2, facevamo un tipo di gioco leggermente più di attesa. Avevamo una buona fase difensiva e ripartivamo veloci con giocatori come D’Anna e Buonaiuto. Da gennaio passammo al 4-3-3, prendemmo fiducia e questo ci permise di essere maggiormente propositivi. Un modulo che il mister ha poi riproposto a Perugia, giocando meglio e mostrando la sua evoluzione. L’anno scorso ci siamo sentiti, l’ho salutato e gli ho fatto i miei auguri. Conservo un ottimo ricordo e la stima tra di noi è reciproca. Sono felice sia venuto a Benevento, una piazza importante ma il campionato di serie B è molto difficile. Bucchi comunque è l’uomo giusto e non bisogna scoraggiarsi“.

Un pensiero che condividerà Cristian Buonaiuto, tornato nel Sannio per seguire l’allenatore che ne ha rilanciato la carriera proprio alla Maceratese ma che fino ad ora ha reso al di sotto delle aspettative. “Conosco diversi giocatori del Benevento, come Coda e Nocerino. Sono tutti dei leader, calciatori di personalità che servono in un torneo di B dove tutte le squadre hanno quattro, cinque giocatori di livello nel proprio organico“, conclude Lorenzo Carotti, “il Benevento è una squadra forte, con molti ricambi a disposizione. Buonaiuto potrà dare il suo contributo, forse ha fatto fatica perché è arrivato a fine mercato. Bucchi saprà utilizzarlo nel momento opportuno, anche se non dovesse schierarlo sempre titolare. Cristian è un calciatore che deve stare bene mentalmente, le sue qualità verranno fuori avendo già dimostrato di poterci stare in serie B“.