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C’e’ soddisfazione e anche un pizzico di emozione per l’inaugurazione della nuova sede di Confindustria nella centralissima piazza Risorgimento, all’interno di quello che, una volta, era il palazzo della Banca d’Italia.

Torna alla vita uno stabile che era diventato un grosso fantasma e che, adesso, invece, si prepara ad aprire le sue porte a tutti: agli imprenditori, alle aziende e anche a chi ha delle idee o ha dei dubbi.

Atrio pieno di tanti professionisti, amministratori e personalita’ di ogni natura, forse serviva una sala piu’ ampia per poter accogliere tutti e ascoltare gli interventi moderati da Massimo Giletti.

Abbiamo scelto questa sede per vari motivi – ha commentato il presidente Vigorito. Il suo essere centrale ha fatto il resto. Siamo orgogliosi di aver ridato questa struttura alla citta’ e da questo momento in poi sara’ un luogo dalle porte aperte. Ho chiesto a tutti i collaboratori di essere gentili anche verso chi verra’ a fare delle domande. Le porte dovranno essere aperte a tutti. Abbiamo chiuso un lungo percorso che ci ha portato ad avere questa nuova casa che, da oggi, diventera’ un punto di riferimento anche per i giovani. Confindustria, nel corso del tempo, ha fatto un bel giro tra le scuole, abbiamo incontrato tanti giovani che devono avere un indirizzo. Dobbiamo evitare che vadano via e l’unica strada disponibile e’ quella di creare delle opportunita’ ridandogli fiducia. Inizia un percorso ambizioso sapendo che abbiamo bisogno di infrastrutture che si aprano verso il Sannio”.

Presente anche il Ministro Abodi che ha espresso grande soddisfazione per “il recupero di un luogo abbandonato per anni e questo rappresenta un grande risultato ottenuto grazie alla sinergia di diversi attori coinvolti. Oggi viene lanciato un messaggio positivo che aiuta a coltivare la speranza. E proprio per questo diventa importante la collaborazione tra Confindustria e Ance che hanno creato un ponte. Ma resto dell’idea che sono importanti i ponti ma serve conoscere le sponde”.

La conferenza e’ partita con i saluti istituzionali del sindaco di Benevento, Clemente Mastella.

C’e’ sempre una grande difficolta’ tra cio’ che si vuole realizzare e quello che effettivamente si fa. E oggi c’e’ la consapevolezza di aver portato a termine un progetto. Spesso c’e’ paura: paura di spostarsi, di cambiare, di morire per un lavoro. Speriamo che oggi rappresenti il punto di partenza. Da oggi possiamo pensare a un ‘Patto per Benevento’ per cercare di ovviare ai problemi per realizzare dei sogni”.

Interventi brevi e ben gestiti, poi il cambio nella scaletta con l’ingresso in scena del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, voluto da Giletti, che ha dato il via a un vero e proprio show.

Quella che abbiamo noi e’ una classe dirigente di miserabili. C’è una difficoltà a descrivere una realtà che è quella del lavoro ed è una realtà che è figlia delle sconfitte. Eppure abbiamo un gran livello di creatività. Siamo un’eccellenza mondiale ma non dal punto di vista del sistema e questo dipende dalle responsabilità politica. Puoi costruire o distruggere, siamo in un paese in cui tutto è indifferente e non esiste merito o selezione della classe dirigente. In Italia la selezione è affidata al caso o alle clientele, siamo incapaci di sognare e programmare”.

La prima bordata che, poi, ha lasciato il passo all’evento odierno.

Oggi è una bella giornata, e siamo in una bellissima provincia, amica e con caratteristiche umane straordinarie. Non c’è lamentela, c’è gente che ha una parola d’onore che vale quanto la vita. Abbiamo prodotti di straordinaria qualità ma dobbiamo fare di più nella promozione. Abbiamo aziende di avanguardia, industria alimentare di prima piano, c’è enogastronomia straordinaria. C’è un inizio di fenomeno turistico importante, Pietrelcina ad esempio anche se ci costa un po’ ma e’ fattore promozionale importante. Stiamo facendo cose importanti in tema di sanità e infrastrutture. L’Ospedale San Pio e’ all’avanguardia in Europa, abbiamo costruito le prime tre case di comunità, avremo una struttura distaccata e polo oncologico a Sant’Agata che è vive qualche disagio, infine ci sara’ l’elisoccorso in zone più lontane. Siamo la regione depredata di tre miliardi di euro e riceviamo meno nel reparto del fondo sanitario per delinquenza politica senza distinzione di appartenenza. Sulla mobilità dobbiamo dare un’attenzione a questo territorio che non c’è mai stata prima. Abbiamo dato un finanziamento per le Fondovalle Isclero e Vitulanese. Stiamo creando infrastrutture. Questa e’ una bellissima struttura – conclude ironicamente – ho di fronte a me gente sobria ma i soldi li avete. Quello di oggi e’ un messaggio di fiducia per il paese”.