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Benevento – Le parole di Fabio Caserta al termine della semifinale play off di andata di Serie B che ha visto il Benevento ospitare il Pisa. L’allenatore calabrese ha commentato la prestazione dei giallorossi, scesi in campo al “Ciro Vigorito” per affrontare la formazione di Luca D’Angelo. Questi i temi affrontati nel post partita dal tecnico della Strega.

Vittoria – Ottenuta con il cuore, con la voglia di lottare palla su palla dal primo all’ultimo minuto. Sono contento perché i ragazzi hanno fatto una bella gara, contro una squadra forte che concedeva poco. Siamo stati equilibrati, abbiamo concesso poco e creato tanto.

Partita – Mi aspettavo questo tipo di gara perché la posta in palio era alta, si fa di tutto per vincere ma c’è la paura di perdere. Da parte di tutte e due le squadre non c’è la fluidità di gioco di altre occasioni. Mi aspettavo una partita maschia, dove bisognava lottare sulle seconde palle e sfruttare i calci piazzati. Sono veramente contento per la prestazione e per il risultato. 

Singoli – Bisogna valutare in questi giorni. Moncini veniva da un periodo non ottimale, volevo fargli fare l’ultimo quarto d’ora perché è un giocatore che può darci una mano. Per gli altri bisogna valutare, quello più difficile da recuperare è Forte, Farias e Sau penso di averli a disposizione.

Sostituzioni – Nel finale avrei tolto Calò per inserire Moncini, poi ha segnato Lapadula e ho tolto lui. Foulon sarebbe entrato ugualmente per Masciangelo.

Elia – Quando subentri non è mai facile, può fare sicuramente di più.

Sistema di gioco – Mi aspettavo un 4-3-1-2, all’inizio mi ha sorpreso anche per gli interpreti che c’erano. Abbiamo trovato le contromisure subito, anche se dovevamo spinge un po’ in più su Masciangelo.

Tifosi – Ho visto quello che ricordavo, uno stadio pieno, bello. E’ stato un fattore positivo per i ragazzi. Uno stadio così pieno durante il campionato ci avrebbe portato qualche punto in più. Per gli avversari comunque è diverso trovarsi davanti dieci, undici mila spettatori.

Ritorno – Se iniziamo a pensare che cambi qualcosa commettiamo un errore. Dobbiamo preparare la partita come se si partisse da zero a zero. Quella sarà una partita lunga, contro una squadra forte che ci metterà in difficoltà durante i novanta minuti. Dobbiamo essere bravi a non considerare questa partita, sarà la prima cosa che chiederò ai ragazzi.

Rigore – Quello su Calò? A mio avviso era rigore. Se al var hanno deciso di non darlo avranno visto bene. Dal campo sembrava rigore, c’è uno strumento che vale più della mia sensazione.

Umore – Non ho sassolini nelle scarpe. Accetto le critiche, posso non condividerle, ma faccio l’allenatore e devo accettarle. Capisco i momenti, le situazioni ma il calcio è questo, preferisco prendere i fischi io anziché i calciatori. Preferisco essere giudicato per quello che faccio nel campo, non per quello che faccio extra calcio.

Pisa – Mi aspetto un Pisa cattivo, voglioso e che farà di tutto per passare il turno, come faremo noi. Mi aspetto un’altra battaglia come oggi.