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Benevento – Prime parole da nuovo allenatore del Benevento per Fabio Caserta. Il tecnico si è presentato a stampa e tifosi in una conferenza nella sala stampa dello stadio Ciro Vigorito. I programmi futuri, il mercato, la parentesi recente con il Perugia e i retroscena sulla firma con il club sannita sono solo alcuni dei temi affrontati. Di seguito le sue dichiarazioni: 

Obiettivo“Innanzitutto mi fa veramente piacere far parte di questo progetto in una piazza così importante. So le difficoltà che ci saranno perché una retrocessione porta delle ferite e impone un lavoro ancora più duro. Al tempo stesso so però che da parte mia, del presidente e del direttore tanta voglia di ripartire. Vogliamo lottare su tutti i campi e dimostrare che questa squadra può fare un grande campionato e rispettare questa piazza. Sono molto contento della scelta che ho fatto”. 

Consigli – “Ne do uno soprattutto a me stesso. Non guardare lo scorso anno ma pensare subito al futuro. Non dobbiamo pensare alla delusione ma ad iniziare un nuovo percorso e a ricreare l’entusiasmo in città, nei tifosi e in tutti noi. Non bisogna pensare e parlare al passato ma inizia oggi una nuova avventura”.

Modulo – “Mi piace il 4-3-3, ma il piacere dell’allenatore poi deve confrontarsi con la realtà e con il materiale umano a disposizione. Nella mia carriera ho cambiato tanto in base alle caratteristiche dei miei giocatori, poi conta quello che vai a proporre sul campo in base alle doti dei vari giocatori”. 

Rosa – “Parleremo con la società dei giocatori in rosa. Abbiamo ottimi elementi ma sarà la società a valutare in base all’andamento del mercato”. 

Perugia – “Ringrazio il presidente Santopadre e i tifosi del Perugia che compongono una piazza meravigliosa. Quello che ha commentato Santopadre non merita polemiche o risposte. In venti giorni si è parlato troppo di Caserta, della situazione del Perugia e del Benevento. La scelta di non restare a Perugia non dipende solo dal Benevento, ma da tanti motivi che Santopadre conosce. Non mi piace molto parlare in pubblico di certe cose, preferisco ringraziare tutta Perugia, i tifosi, i ragazzi che hanno compiuto una grande impresa. Dispiace venga offuscata dalle polemiche. Pertanto ringrazio Santopadre per l’opportunità che mi ha dato nell’allenare il Perugia. Per il resto, ripeto, mi piace parlare sul campo. Mi piaceva farlo da giocatore e continuo a pensarla così da allenatore”. 

Opportunità – “Benevento è un’occasione importante per me. La storia del Benevento parla da sé, come il suo blasone. Per quanto riguarda il mercato, mi fido tanto della società e del direttore, io sono l’allenatore. Mi piace svolgere il mio ruolo, toccherà al presidente fare le valutazioni opportune, bisogna lavorare insieme. Non posso pensare di lavorare da solo”.

Sau e Improta – “Ci ho giocato insieme, sono calciatori dal curriculum importante e sono ragazzi eccezionali. Mi è già capitato di allenare giocatori di cui sono stato compagno. Non sarebbe certo un problema averli a disposizione a Benevento”. 

Vigorito – “Non avevo avuto la fortuna di conoscerlo, ma siamo stati spesso avversari e so quello che ha fatto per questa piazza. So che è molto ambizioso, non gli piace perdere e vuole lottare sempre per vincere. Ecco, la penso ovviamente allo stesso modo. Con Foggia invece sono stato varie volte avversario, sono contento perché abbiamo tutti la stessa ambizione. Vogliamo lottare palla su palla e pensare partita per partita”.

Giochisti e risultatisti – “Mi piace fare bel calcio e giocare, ma mi iscrivo al partito di mezzo. Ci sono partite in cui non puoi giocare ma badare al sodo. Voglio una squadra molto pratica, sia con le giocate sporche che sulle seconde palle. Mi piace veder giocare la mia squadra, non mi piace speculare o giocare solo sulle seconde palle, da buon centrocampista”.

Modelli – “Il mio modello è Conte perché tutti i giocatori lo seguono e riesce sempre a dare un’impronta alla squadra. L’ho avuto come allenatore e mi ritengo molto fortunato”. 

Gori – “Lo ritengo importantissimo perché ci darà una grossa mano nel farci conoscere al meglio l’ambiente. Sono contento di trovare un ottimo ragazzo e professionista nel mio staff”. 

Potenzialità – “La nostra sarà una squadra che dovrà lottare dal primo all’ultimo minuto, non voglio vederla mai mollare. La prima caratteristica deve essere questa, non mollare mai. La rosa è una rosa importante, ma c’è il mercato e quindi ci sarà tempo e modo per parlarne”.