Tempo di lettura: 2 minuti

Una sala gremita, attenzione al massimo per carpire ogni singola parola detta in maniera sapiente, diretta e decisa da Luigi de Magistris.

Non c’è altro da dire dopo il pomeriggio vissuto nella sala dell‘Ente Parco Taburno Camposauro in occasione delle presentazione del libro dell’ex magistrato e sindaco di Napoli che ha fatto tappa nel Sannio, a Cautano, per parlare dei segreti che hanno riguardato l’Italia nella Prima e nella Seconda repubblica. Tutto raccontato all’interno della sua fatica letteraria dal titolo che non ha bisogno di interpretazioni: ‘Poteri occulti’

Un successo l’iniziativa messa in piedi da Rosario Meoli, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale insieme al sindaco, e Domenico Russo, legato da una profonda amicizia con de Magistris.

Tanti segreti svelati, tanti racconti, figure storiche: tutte accomunate da un solo fattore. Le infiltrazioni della malavita nello Stato, la nascita delle ‘massomafie’ e le trattative con lo Stato che hanno segnato eventi storici, come i sequestri di Moro e Ciro Cirillo o come gli omicidi di Falcone e Borsellino.

Bombe di Stato e proiettili istituzionali, armi che non uccidono fisicamente la persona ma professionalmente sì. E l’ex magistrato ne è stato vittima eccellente proprio perchè ha deciso di non piegarsi a dinamiche che sono sembrate chiare sin da subito.

Un libro che è quasi necessario leggere, che fa apparire il quadro come completamente negativo, anche se de Magistris, l’uomo dei record per perquisizioni e interrogatori subiti, ha lasciato la sala con un messaggio positivo facendo capire che una luce in fondo al tunnel c’è ancora a patto che “ognuno non rimanga a fare lo spettatore ma diventi parte attiva del cambiamento, custodisca e rilanci i valori dell’onestà, della legalità e della partecipazione”.