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Benevento – Riceviamo e pubblichiamo le dichiarazioni ricevute dall’avv. Giuseppe Maria Berruti.

Spettabile redazione,
Essendo stato incaricato dal Presidente del CEPiD di seguirne le vicende guridico-amministrative anche direttamente conseguenti alla sentenza del Consiglio di Stato n 1009/2020, vorrei rilasciare la seguente dichiarazione relativamente all’articolo pubblicato in data odierna con riguardo alla vicenda dell’edificazione di piazza duomo, con cortese preghiera di massima diffusione

Mi vedo costretto a precisare che quanto indicato dalla associazione Altrabenevento in relazione al contenuto della sentenza del Consiglio di Stato n 1009/2020 è del tutto fuorviante. Invero, il giudice amministrativo, tanto in primo quanto in secondo grado, non è mai entrato nel merito del progetto citato, né tantomeno della legittimità dell’opera (già da tempo assentita) realizzata da CEPiD. La decisione, pur in presenza di domande pretestuosamente volte a contestare la posizione del consorzio, si è espressamente limitata ad annullare la (sola) variante approvata nel 2005 dal comune all’opera museale e gli atti ad essa successivi; ciò, sulla scorta di meri vizi formali inerenti l’iter comunale e regionale di approvazione del provvedimento. In nessuno dei capi della sentenza invece si scorgono censure rispetto alla liceità dell’opera CEPiD e a ben vedere non potrebbe essere diversamente, considerato che i ricorrenti nemmeno hanno mai impugnato i titoli edilizi rilasciati nel corso degli anni al Consorzio.
Resta perciò gravemente lesivo, oltre che estremamente imprudente, parlare addirittura di demolizione dell’opera CEPiD, circostanza di cui non vi è traccia non solo nella sentenza odierna ma anche nel carteggio processuale precedente alla pronuncia in questione.
Pertanto, avendo precisato quanto sopra, si invita l’associazione in parola a cessare ogni ulteriore speculazione nei confronti del Consorzio e dell’opera in questione, tenendo presente che tali atteggiamenti rischiano di ledere ingiustamente e gravemente l’Ente e, prima ancora, i singoli consorziati e che diverrebbe necessario tutelare i relativi diritti ed interessi nelle competenti sedi.
Resto ovviamente a disposizione per un eventuale confronto costruttivo sul corretto inquadramento della questione.
L’occasione è gradita per porgere cordiali saluti.
avv. Giuseppe Maria Berruti