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Nei giorni 12 e 13 settembre Cerreto Sannita ospita la quinta edizione della “Biennale d’Arte Ceramica Contemporanea” e all’interno di essa la prima competizione “Regional Tornianti”.

La Biennale non è soltanto una mostra che offre al visitatore il meglio dell’arte ceramica contemporanea, ma costituisce un luogo fisico in cui artisti affermati e giovani con spiccate qualità tecniche e creative si incontrano e si confrontano. “Grazie ad essa – spiega Lucio Rubano, vice presidente dell’Associazione Italiana Città della Ceramica – si sviluppa un dibattito che aiuta a comprendere il valore della ceramica antica e moderna che non può prescindere dal passato e che non può non includere il futuro. Nel rispetto dello spirito e delle intenzioni della Biennale, questa quinta edizione intende stringersi attorno al territorio degli artisti della Campania, percorrendo più da vicino i sentieri e gli umori creativi che li accompagnano”.

All’interno della mostra sarà inserita una sezione dedicata ai momenti più significativi delle diverse scuole di ceramica presenti nella nostra regione dal titolo “Il tempo nuovo della ceramica”, in collaborazione con il Laboratorio di Restauro e Conservazione di Opere d’Arte di Marina Imparato – @lfabeti Osservatorio per le arti visive-.

“L’intento – aggiunge il vice-presidente AiCc Rubano – è quello di analizzare le esperienze passate e rileggerle singolarmente per coglierne le attualità, in un produttivo scambio culturale tra le diverse scuole di ceramica”. Il progetto espositivo inizia con la ceramica vietrese, con la testimonianza delle opere, provenienti da collezioni private e dal Museo Provinciale della Ceramica di Salerno, di Carlos Carlé, Antono Franchini, Amerigo Tot e Guido Gambone, evidenziando il periodo produttivo dal 1950 al 1970, viaggio temporale in cui l’oggetto ceramico, intimamente connaturato alle sue origini, esprime il tempo dell’uomo.

Inoltre ci sarà la spettacolare gara regionale dei tornianti, con la quale i ceramisti daranno prova di tecnica e di maestria.

Con “Il tempo nuovo della ceramica” e la gara regionale dei tornianti, l’evento ci mostra qual è la ricetta della longevità di questa arte antica: creatività, maestria, tecnica. Elementi necessari ed indispensabili che travalicano ogni epoca, e che rendono la ceramica artistica tradizionale capace di vivere ogni tempo e in ogni tempo. La Biennale d’Arte Ceramica Contemporanea, ancora una volta, dunque, si propone come un ponte tra passato e presente che guarda al futuro.

“Ma, ancora più importante – prosegue Rubano – essa, superando la sua valenza simbolica, sconfina in qualcosa che diventa patrimonio di tutti, trasformandosi in una sinfonia che innesta nel nostro tempo la forza di un racconto antico”.

Ogni Maestro Ceramista può partecipare con non più di due opere, che devono giungere a Cerreto Sannita entro il 7 settembre 2020, preferibilmente a cura dei Maestri, anche per favorire la partecipazione degli stessi all’allestimento della mostra. Qualora ciò non fosse possibile, verranno ritirate dall’organizzazione.

Le opere verranno esposte al MARCON, Museo di Arte Contemporanea, e la mostra sarà inaugurata sabato 12 settembre e sarà visitabile sino a dicembre 2020.

Dopo l’inaugurazione della mostra, nel Chiostro di Sant’Antonio, avrà inizio la gara regionale dei tornianti, con la sfida tecnica che prevede la realizzazione del vaso più alto e della ciotola più larga. I vincitori verranno premiati con una somma di denaro, che costituisce un incentivo alla partecipazione al primo mondial tornianti che si terrà in Italia.

Nella mattinata di domenica 13, sempre nel Chiostro di Sant’Antonio, si svolgerà la gara estetica, durante la quale i ceramisti si cimenteranno nella realizzazione di contenitori per l’olio e per il vino. I ceramisti che avranno realizzato il contenitore del vino e dell’olio più bello, riceveranno in premio una selezione di vino e di olio locali.