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Riceviamo e pubblichiamo da Gianmariamichele Ciaburri (Impegno per Cerreto Sannita):

“In attesa di capire chi nei prossimi mesi si vuole assumere la responsabilità della “guida” della comunità, mentre altri sono impegnati a fare ” i conti” per decidere il posto in lista del candidato che ha più consenso elettorale, la nostra associazione continua a lavorare per il bene dei cerretesi. Un lavoro che non si è mai interrotto negli ultimi cinque anni.Sfidiamo chiunque a dimostrare che siamo stati lontani o distratti dai veri problemi di Cerreto Sannita. In ragione del rinnovo del consiglio comunale , che probabilmente avverrà ad ottobre, intendiamo sottoporre all’attenzione del corpo elettorale una nostra proposta che ha lo scopo di ridurre il calo demografico e l’abbandono delle abitazioni soprattutto nel centro cittadino. Riteniamo che questo problema comune a quasi tutti i 5500 borghi italiani, può essere risolto sfruttando la tecnologia che già presente sul nostro territorio.
Il covid per quasi tutti noi è stata una “tragedia” che in un certo senso ha cambiato e segnato definitivamente le nostre vite. Però, l’emergenza sanitaria ci ha anche offerto la possibilità di comprendere che tanti lavori, soprattutto quelli che utilizzano internet ,possono essere svolti in qualsiasi parte del mondo , l’importante avere una rete internet ad alta prestazione. Quello che noi stiamo per dirvi ,non è altro che un progetto rielaborato di ciò che già avviene anche se in forma diversa in alcuni comuni della Toscana. Probabilmente, non tutti sanno che la società Open Fiber ,da alcuni anni ha costruito una “autostrada internet” cosi veloce da essere invidiata da quasi tutti i comuni della valle Telesina ed addirittura da città come Milano. Nel centro cittadino è attiva una rete internet che raggiunge in tutte le abitazioni una velocità di 1000 megabit al secondo. Questo cosa significa? Significa avere la possibilità di scaricare ed inviare qualsiasi tipo di documento in modo veloce, anche all’altro capo del mondo. Questo ci ha reso come comunità in modo quasi inconsapevole motivo di interesse di tante aziende nazionali ed internazionali, che intendono delocalizzare il lavoro in Smart working dei propri dipendenti. Cerreto Sannita in una visione ampia e futura ( qualora se ne creino le condizioni) potrebbe diventare la “Silicon Valley” del sud Italia, nella quale ospitare aziende che sviluppano startup, o società specializzate in tecnologia. Insomma, non abbiamo bisogno di nessuna zona industriale, la nostra zona industriale è già attiva e sotto gli occhi di tutti, basta saperla vedere e sfruttare. Cosa bisogna fare a nostro avviso? In primo luogo incominciare a censire tutte le case sfitte nel centro cittadino. In secondo luogo avviare un progetto comunale che garantisca un contributo economico del 30% del valore dell’affitto a chi decide di trasferire la sua residenza nel nostro Paese. Esentare dal versare le imposte comunali per dodici mesi a tutti coloro che hanno trasferito la loro attività economica e lavorativa a Cerreto Sannita. Qualcuno in modo quasi superficiale potrebbe arrivare a dire: per quale motivo grandi aziende o/e professionisti ,dovrebbero venire a delocalizzare il loro lavoro in un Paese dove in estate manca l’acqua pubblica o dove i servizi pubblici sono al limite della mediocrità? Cerreto Sannita in primo luogo è lontana dal caos delle grandi città metropolitane, si respira aria salubre, priva di criminalità organizzata, si trova a pochi minuti da una stazione ferroviaria dell’alta velocità. Siamo uno dei pochi comuni d’Italia nel quale si producono ortaggi a km zero su terreni fertili, ma soprattutto privi di qualsiasi contaminazione chimica. La nostra cittadina offre una qualità della vita diversa dalle grandi città. Siamo logisticamente posizionati a pochi km da centri d’interesse storico internazionale come:Napoli, Pompei, Ercolano. Siamo vicini a due porti turistici ed industriali come quello di Salerno e Napoli.Siamo uno dei pochi centri del sud Italia nei quali si può mangiare una cucina sana e di alta qualità,che ha nel suo menù l’utilizzo di carne, salumi e formaggi, olio extravergine d’oliva, vino tutti prodotti in loco. Naturalmente, siamo consapevoli che per attrarre individui a venire a vivere da noi, non è solo sufficiente poter sfruttare la tecnologia, ma bisogna migliorare l’offerta sanitaria, ampliare la viabilità provinciale, oltre a garantire maggiori servizi su tutto il territorio cittadino. Siamo certi e convinti che nell’ottica di una visione allargata di comunità dove tutte le istituzioni: Comune, Provincia e Regione, lavorino in sinergia ognuno per le proprie competenze, nell’arco di pochi anni si può ottenere che le condizioni socioeconomiche migliorino per tutti. Ciò garantirebbe anche ai giovani che stanno pensando di lasciare il territorio, un lavoro stabile, ma ,soprattutto offrire loro la possibilità di un futuro diverso”.