Hanon Systems, le tante micro vertenze del lavoro in atto nel Sannio e i numerosi licenziamenti avvenuti nel Sannio: sono stati i temi al centro della Festa del Primo Maggio a Benevento. La Cgil è scesa in piazza in piazza IV Novembre per la Festa dei Lavoratori ed ha associato la lotta per la dignità di chi va tutti i giorni in fabbrica alla battaglia politica sui referendum dell’8 e 9 giugno rilanciando la mobilitazione per andare alle urne e tracciare un segno sul Si’ sulle cinque diverse schede.
Ma ovviamente il tema sul lavoro e sulla sicurezza sui luoghi dei lavori avevano la preminenza nella mattinata di mobilitazione del sindacato. Dopo la crisi globale dell’economia del 2008 e il lungo periodo di mini ripresa, ci ha pensato la pandemia a far ripiombare il Sannio in uno situazione di allerta massima sul tema dell’occupazione.
“E’ una moria di lavoro negli ultimi 10 anni” ha accusato il segretario provinciale della Cgil Luciano Valle che ha sottolineato in particolare la crisi del settore tessile e del settore metalmeccanico nonché di quello edile della provincia di Benevento. “L’Hanon Systems e la sua vertenza con il lavoro a rischio chiusura nello stabilimento sannita da parte della proprietà coreana dta mettendo a rischio 60 famiglie sannite”, ha ribadito Valle.
Sulla sicurezza sui luoghi di lavoro, è stata netta la posizione del segretario Valle: “Muoiono 3 persone al giorno, oltre 1000 persone all’anno. E’ un’emergenza nazionale e va affrontata con fermezza”. Poi la battaglia sui referendum: “Possono cambiare il volto a questo paese dando risposte alla precarietà alla sicurezza sui luoghi di lavoro alla cittadinanza e dignità del lavoro”.
Lunedi arriva il segretario nazionale della Cgil Landini nel Sannio: “vogliamo fare un’iniziativa con lui per i giovani, cioè con chi è costretto a lasciare questa provincia e che vivono sulla propria pelle la precarietà del lavoro: “Un segnale di speranza e non rassegnazione”.