Una violenta aggressione, pianificata e consumata nella notte tra il 4 e il 5 ottobre davanti alla discoteca Xué di Montesarchio, ha portato all’arresto di quattro giovanissimi di Benevento: Nicolò P., 19 anni, Antonio I., 20 anni, Donato D’.A., 19 anni e Osvaldo M. jr., 19 anni. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Benevento ha convalidato gli arresti eseguiti dai Carabinieri della Compagnia di Montesarchio, dopo gli interrogatori di questa mattina durante l’udienza di convalida, disponendo la custodia cautelare in carcere per tutti gli indagati, accusati di tentato omicidio pluriaggravato ai danni del coetaneo Gaetano Cusano, oltre che di porto abusivo d’arma impropria.
La notte della violenza: mazza da baseball, noccoliera e bottiglie rotte, la ricostruzione dell’aggressione
Le indagini dei Carabinieri, coordinate dalla Procura di Benevento, hanno permesso di raccogliere numerosi elementi: immagini video, testimonianze e soprattutto gli indumenti macchiati di sangue trovati durante le perquisizioni. Dall’inchiesta emergerebbe una dinamica ben più grave di una semplice rissa. Secondo l’ordinanza, tutto è iniziato dentro la discoteca, dove era presente Antonio I., uno dei quattro arrestati. Il ragazzo avrebbe notato la presenza di alcuni giovani di Foglianise, tra cui Antonio M., con il quale c’erano stati vecchi rancori legati a precedenti litigi tra gruppi giovanili di Benevento e della Valle Vitulanese in altri locali della provincia. Dalla ricostruzione del Gip, Antonio I., avrebbe telefonato ad alcuni amici chiedendo rinforzi. Poco dopo, un gruppo di oltre dieci ragazzi provenienti da Benevento sarebbe partito in direzione Montesarchio, portando con sé una mazza da baseball e altri oggetti contundenti. L’obiettivo: una spedizione punitiva contro i giovani rivali “con l’intento di vendicare i fatti precedenti”. “All’arrivo – scrive il giudice – si sono appostati all’uscita del locale in attesa dei bersagli predestinati. Dopo l’aggressione ad Antonio, è stata la volta di Cusano, raggiunto e pestato selvaggiamente.”
L’allarme è scattato alle 3.25 del mattino del 5 ottobre quando la centrale operativa dei Carabinieri di Montesarchio ha ricevuto la segnalazione di una rissa in corso davanti al locale notturno. All’arrivo sul posto, i militari hanno trovato numerosi giovani in stato di agitazione e i sanitari del 118 impegnati a soccorrere Cusano, riverso a terra in gravissime condizioni. Le testimonianze raccolte subito dopo l’aggressione hanno indicato un gruppo di ragazzi beneventani come protagonisti dell’assalto, tra cui proprio i quattro arrestati. Sul luogo i carabinieri hanno rinvenuto e sequestrato una mazza da baseball, una noccoliera e una bottiglia insanguinata.
Le telecamere di videosorveglianza comunali hanno immortalato l’intera sequenza della rissa. Il Gip, nell’ordinanza, descrive nei dettagli le fasi dell’aggressione: Gaetano, dopo aver colpito con una bottiglia Antonio I., viene immobilizzato da Nicolò P. con il cosiddetto metodo dell’“incravattamento”, quindi colpito con pugni alla testa da Antonio I.. Gaetano, nonostante fosse cinto al collo ed accerchiato dalla moltitudine di ragazzi agitati, riesce a divincolarsi dalla presa, ma nell’attraversare lo spartitraffico inciampa e cade al suolo. Il suo tentativo di rialzarsi fallisce per l’intervento di altri ragazzi che lo scaraventarono a terra, dove viene raggiunto prima da colpi alla testa con una mazza da baseball inferti da Donato D.A. e poi con due calci alla testa sferrati da Osvaldo M., “con modalità da schiacciamento”, si legge nel provvedimento.
Nell’ordinanza si legge che “gli indagati sono stati sorpresi in possesso di vestiti identici a quelli immortalati dalle telecamere e intrisi di macchie ematiche, inequivocabili tracce del reato appena commesso”. Il Gip ha convalidato gli arresti, parlando di “gravi indizi di colpevolezza” e di una “violenza brutale e sproporzionata”, sottolineando come gli aggressori abbiano agito “per motivi futili, approfittando dell’orario notturno e della confusione del luogo per impedire qualsiasi difesa alla vittima”. I quattro giovani sono indagati per tentato omicidio pluriaggravato, porto abusivo d’arma impropria, con le aggravanti di futili motivi, premeditazione, uso di armi improprie, aggressione in luogo pubblico e in orario notturno, e vittima minorenne. Il giudice definisce quanto accaduto “un episodio gravissimo, espressione di una deriva violenta e incontrollata tra adolescenti, maturata in un contesto di rivalità locali e logiche di branco”.
Gaetano Cusano, dopo i primi soccorsi, è stato trasferito d’urgenza all’ospedale “San Pio” di Benevento e sottoposto a due delicati interventi neurochirurgici per “fratture craniche multiple, ematomi intracranici e trauma policontusivo con pericolo di vita”. Lotta ancora per la vita. Le indagini intanto proseguono per accertare l’eventuale coinvolgimento di altri partecipanti alla spedizione punitiva.