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Tocco Caudio (Bn) – La chiesa dei “Santi Martiri Cosma e Damiano”, situata in Tocco Caudio, nel territorio della parrocchia dei “Santi Martiri Biagio e Vincenzo”, ricostruita dopo gli eventi sismici del 1980 e consacrata il 29 dicembre 1991, già luogo di culto fin dal XVII secolo, è divenuta nel tempo un punto di riferimento spirituale ed un luogo di pellegrinaggio di tanti fedeli della Valle Vitulanese e dell’intera Arcidiocesi.

Secondo la tradizione, tramandata nei secoli dalla memoria popolare, i Santi Medici, apparvero ad un pastorello muto, i quali dopo avergli donato la parola, chiesero l’edificazione di una chiesetta in loro onore. All’inizio questa chiesa era solo un’edicola e fu consacrata a Dio in onore della “Beata Vergine Maria e dei Santi Martiri Cosma e Damiano” da Vincenzo Maria Orsini, Arcivescovo di Benevento, divenuto poi Papa col nome di Benedetto XIII. Già qualche anno prima, però, nel 1698, Papa Innocenzo XII, vista la fervorosa devozione, concesse ai fedeli la possibilità di poter lucrare il dono dell’indulgenza plenaria, visitando la chiesa in occasione della festa in onore dei Santi Medici. Pertanto, riconoscendo che la chiesa dei “Santi Martiri Cosma e Damiano” è luogo privilegiato di preghiera e di sosta, in questa settimana è stata proclamata Santuario Diocesano.

La notizia dell’elevazione a Santuario è stata data dall’Arcivescovo Mons. Felice Accrocca che ha presieduto la messa dei Battenti del 26 settembre e partecipato al pellegrinaggio a piedi scalzi come tutti i penitenti. Un gesto forse inedito, quanto importante, è stata la firma del decreto al momento della lettura dello stesso, un privilegio per tutto il popolo di Dio e della Valle Vitulanese. Nel contempo è stato nominato rettore del Santuario il parroco di Tocco Caudio Padre Biagio Catillo. L’annuncio dello stesso dell elevazione a Santuario è stato replicato nella messa solenne di mezzogiorno del 27 settembre da parte del vice cancelliere di curia Don Antonio Fragnito, celebrazione presieduta dal vescovo di Lucera-Troia Mons. Giuseppe Giuliano.