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Sant’Agata de’ Goti (Bn) – “Secondo le disposizioni che abbiamo letto nei giorni scorsi, le ambulanze del 118 non possono più accedere al nosocomio di S. Agata dei Goti. Dal 16 settembre 2018 rimarrà aperto solo un punto di primo intervento dalle 8 alle 20, con un medico ed un infermiere, mentre dalle 20 alle 8 verrà garantita solo la presenza di un infermiere, che in caso di necessità potrà chiamare il medico in reparto”. Comincia così la nota stampa inviata dalla direzione di Liberi e Uguali.

Si legge ancora nella nota: “Ricordiamo tutti l’articolo con le dichiarazioni del consigliere regionale Erasmo Mortaruolo, che ad aprile 2018 affermava che i servizi non sarebbero stati depotenziati: non solo avremmo avuto il polo oncologico, ma lo stesso proto soccorso di Sant’Agata non sarebbe stato toccato.  Si annunciava infine che il presidente De Luca sarebbe venuto nel Sannio a garantire gli impegni. Sono passati circa 5 mesi ma il governatore De Luca lo stiamo ancora spettando.”

“Sant’Agata non ha più il pronto soccorso – concludono da Liberi e Uguali-. Perde tutta la cittadinanza: i pazienti, i lavoratori e i professionisti che hanno abbandonato le strutture sannite. Lo dobbiamo ad un certo tipo di politica, alle guerre intestine del PD e alla scarsa (quanto incolpevole) rappresentatività del territorio. Di tutto questo dovranno rendere conto in tanti: rappresentanti politici e dirigenti delle aziende pubbliche.”