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Angelo Ciampi all’attacco di Mario Pepe. Il sindaco di San Martino Sannita, attraverso un post su Fb, prende di mira la fascia tricolore di San Giorgio del Sannio per il mancato rispetto degli accordi essenziali alla realizzazione di una stradina di collegamento tra i due comuni confinanti. Una vicenda a questo punto destinata ad influire pure sul percorso di costruzione del Comune unico del Mediocalore promosso dallo stesso Pepe. “Se non si riesce a realizzare un pezzo di strada di circa 10 metri che consentirebbe di unire i due comuni non si può pensare addirittura di fonderli” – commenta infatti Ciampi. D’altronde, questo riguardante la stradina sarebbe già il secondo “incidente istituzionale” tra i due comuni: il primo ha riguardato il canile intercomunale. Insomma, a farla breve, se da un lato Pepe insiste sul percorso di fusione tra i Comuni, dall’altro lo stesso Pepe fatica a ad avere una proficua interlocuzione con i colleghi sindaci. Un cortocircuito che per il sindaco del Comune di San Giorgio del Sannio appare difficile da governare.

Di seguito, l’intervento integrale del primo cittadino di San Martino:

“Il collegamento della strada del Gabibbo( per adesso!!!) non si fa più!! Dopo gli impegni assunti dall’amministrazione di San Giorgio del Sannio che con Delibera di G.C.75 del 10 aprile 2017 aveva stabilito di attivare le procedure per l’allaccio della strada di collegamento tra i 2 comuni nessun adempimento è stato messo in atto dall’amministrazione retta dal Sindaco Pepe.
Per tale ragione, visto il notevole lasso di tempo trascorso invano, con nota del 2 novembre 2019 ho chiesto ancora una volta se il comune di San Giorgio del Sannio fosse ancora interessato a realizzare l’opera, sollecitando una risposta in tempi brevi.
Ebbene ad oggi nonostante siano trascorsi circa 3 mesi e mezzo dall’ultima richiesta nessun riscontro è pervenuto né in forma scritta né per le vie brevi.
Visto che il comune confinante ha fatto orecchio da mercante rispetto alla questione abbiamo provveduto al frazionamento dei terreni attraversati dalla strada. riscontrando nella parte iniziale della strada lo spostamento del ruscello che divide i due comuni di alcuni metri rispetto alla naturale linea di scorrimento cartografata dal catasto.
L’auspicio è che non sia quello il motivo per cui non si sia dato seguito agli impegni assunti con i cittadini.
Se non si riesce a realizzare un pezzo di strada di circa 10 metri che consentirebbe di unire i due comuni non si può pensare addirittura di fonderli!!!
Dopo quanto avvenuto per il canile intercomunale ancora un incidente istituzionale con il Comune di San Giorgio.
E’ chiaro ed evidente che queste situazioni generano forte diffidenza verso una proposta di FUSIONE che per come viene posta ha il sapore dell’ANNESSIONE.
Prima di fare scelte azzardate dobbiamo capire quali sono le regole di ingaggio e capire quali sono i vantaggi per le singole municipalità.
E’ chiaro che rispetto alla conclamata ed ostentata sofferenza finanziaria del comune di San Giorgio un comune virtuoso come quello di San Martino ha necessità di capire chi coprirà la massa debitoria maturata fino ad ora.
Chi pensa di distribuire i propri guai e le proprie sofferenze economiche su altri Enti ha fatto male i conti.
Della gestione maldestra di altri enti non possono farsene carico le Comunità più attente e più virtuose”.