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Il Comitato di quartiere Centro Storico di Benevento ha inviato una lettera aperta a Sindaco e Prefetto in vista della manifestazione “Benevento Città Spettacolo” che prenderà il via stasera. Dalla missiva a firma del presidente Luigi Marino emerge scetticismo circa il rispetto delle misure di sicurezza anti-covid. Di seguito il testo: 

“La presente, facendo seguito alle numerose precedenti missive, in considerazione dell’imminente inizio della rassegna “Benevento Città Spettacolo”, per ottenere delle delucidazioni ed avanzare delle richieste.
Abbiamo preso atto della circostanza che non verrà lasciato il passaggio pedonale sul perimetro dell’area adibita a platea, dinanzi alla Prefettura, ma si dovranno utilizzare i vicoli limitrofi per il transito delle persone.

Questa scelta, invero, è condivisa ed è stata da noi auspicata in alcune considerazioni affidate alla stampa (cfr. “Il Mattino” del 23.08.2020). Tutte queste precauzioni, si intende, vengono salutate con positivo apprezzamento, ma si ritiene doveroso chiedere una presenza massiccia di uomini e mezzi delle forze dell’ordine al fine di rendere concrete le disposizioni emergenziali. Invero, il rischio di contagio che il Comune di Benevento intende assumersi nel voler offrire spettacoli con così largo pubblico, si ritiene oltremodo elevato a fronte dei paventati benefici. Infatti, si potevano evitare spettacoli da quasi mille partecipanti ed adattarsi alle esigenze di prudenza che il delicato periodo storico impone. Si deve ritenere che i soggetti che, a vario titolo, sono responsabili del mantenimento dell’ordine pubblico e della pubblica salute, porranno in essere tutto quanto in loro potere per evitare rischi (concreti) di assembramento e di violazione delle norme emergenziali. Quanto accade nei vicoli e nelle piazze, nei fine settimana, non consente di formulare un positivo giudizio prognostico sul reale rispetto delle norme tese ad evitare (o limitare) il contagio. La scelta di tenere o meno la kermesse, si intende, è politica e non intendiamo addentrarci in simili questioni. Diversamente, la necessità di tenere indenni i consociati da rischi di epidemia è argomento che ci interessa, come Comitato di Quartiere, come cittadini e persone. L’età dei contagiati si è abbassata e, senza tema di smentita, possiamo affermare che il dato statistico ci consente di dire che i luoghi più a rischio sono quelli della movida, dove si attesta una maggiore presenza di giovani (bersaglio, in questo momento, del virus).

Il Sindaco ed il Prefetto, quindi, dovranno essere consapevoli di aver scelto di tenere delle manifestazioni pubbliche con grande partecipazione di persone, individuando, quale luogo di elezione, lo stesso che, più volte, è stato denuciato essere teatro di assembramenti e di mancato rispetto delle norme emergenziali. In pratica, se non si è risucito a far rispettare le regole nei normali fine settimana estivi, si ritiene di essere in grado di farlo facendo svolgere, nello stesso perimetro, manifestazioni per le quali è prevista una grande affluenza? Chi può, ci rispondesse! Si chiede, ancora, che venga sistemata una segnaletica idonea a rendere chiaro il piano traffico immaginato per consentire il transito dei residenti e, soprattutto, dei mezzi di soccorso.

Si chiede, ancora, che sia garantita la percorribilità delle strade alternative a quelle chiuse per la tenuta degli spettacoli. Si chiede, ancora, che visto che la circolazione pedonale, di fatto, è stata spostata nei vicoli, per superare il mega palco di Piazza Castello, di vigilare affinché vengano mantenute le distanze e, soprattutto, utilizzate le mascherine nei vicoli e nelle piazze del Centro Storico. Si rappresenta, ancora, come, il Comune di Benevento, avrebbe potuto, in occasione della manifestazione più volte richiamata, sistemare il basolato anche nei vicoli non visibili. Sul punto, infatti, più di una volta abbiamo denunciato la pessima condizione dei basoli, la loro disconnessione, rappresentando che, tale stato di fatto, risulta integrare un pericolo per i cittadini che dovessero infortunarsi lungo quelle strade. E’ stato triste vedere che si sistemava solo la paviementazione a vista. I cittadini di Benevento che abitano e lavorano nel Centro Storico non sono invisibili ed hanno il diritto di essere tenuti indenni da pregiudizi. La stessa squadra di manutentori poteva essere inviata nei vicoli. Tanto non è stato fatto, ne prendiamo atto. Inebriarsi tra feste e confusione, tralasciando la vivibilità di un intero quartiere, evitando di dare corso alle concrete richieste (sistemazione della pavimentazione stradale, cestini gettacarte, controllo del territorio, messa in funzione delle telecamere, potenziamento del sistema di pulizia e di raccolta dei rifiuti) di un gruppo nutrito di cittadini, compiarcersi di folle oceaniche in barba ai divieti di assembramento ed agli obblighi di utilizzo della mascherina, tutto questo non incontra il nostro positivo apprezzamento. Ancora una volta, quindi, ci appelliamo al rispetto delle Leggi e delle norme dettate dal particolare momento storico.

Il Comune di Benevento e la Prefettura ritengono di essere in grado di gestire le criticità rappresentate? Il Comune di Benevento e la Prefettura sono consapevoli che tenere delle manifestazioni in dei luoghi normalmente teatro di assembramenti potrebbe condurre a creare un focolaio “Città Spettacolo”? Si potevano evitare rappresentazioni con un numero eccessivo di persone? Si potevano decentrare alcuni eventi in cartellone ed evitare di congestionare un’area già critica? Si dispone di uomini e mezzi sufficienti a garantire il controllo del terriorio al fine di rendere concrete le disposizoni emergenziali e tenere indenni i privati cittadini?

Vorremmo risposte, chiare! Inoltre, pretendiamo che chi si assume tali responsabilità lo dichiari pubblicamente, non affidandosi al buon senso degli altri (per carità, bisogna sempre esortare al miglioramento), ma affermando di essere in grado di gestire eventi del genere in un momento delicato di rialzo dei contagi.

Siamo tutti sulla stessa barca, in un mare in tempesta, forse accettare qualche consiglio, potrebbe condurci tutti, sani e salvi, al porto sicuro, magari anche cantando una canzone o recitando una poesia”.