A Benevento, sul palco di ‘Città Spettacolo‘ in piazza Pacca, Fiorella Mannoia ha tenuto un apprezzatissimo concerto durante il quale non ha lesinato di esternare concetti a lei particolarmente cari, infiammando la platea con parole tese a rompere il silenzio e ad abbattere il muro dell’indifferenza.
“È in corso una guerra nel cuore dell’Europa. Si parla di riarmo. E poi c’è Gaza, una ferita che non si chiude. Tanta disumanità, un accanimento feroce verso un popolo inerme, le bombe sugli ospedali, la fame e la sete. E in un mondo che dice di essere democratico e civile non si smuove una parola… tutto tace” dice. Subito dopo, le sue riflessioni si trasformano in musica con Il peso del coraggio, accolta da una standing ovation.
Ad accompagnarla, l’Orchestra Sinfonica Saverio Mercadante di Altamura diretta da Rocco De Bernardis, che ha dato nuova veste a successi storici.
La Mannoia ha intrecciato racconti e melodie, restituendo alle canzoni la forza di una testimonianza, al cospetto di una carriera di oltre 50 anni. Ha ricordato ad esempio che ‘Pescatore’ di Pierangelo Bertoli, brano del 1980, rappresentò il suo l’esordio: pubblicata come retro di un 45 giri destinato ai jukebox, divenne invece la canzone più amata.
Non sono mancati omaggi a grandi cantautori italiani: da ‘Le notti di maggio’ di Ivano Fossati, a ‘Giovanna d’Arco’, scritta per lei da Francesco De Gregori, ispirato dall’immagine di una corazza invisibile che sembrava avvolgerla durante un concerto condiviso, fino a ‘Margherita’ di Riccardo Cocciante.
E poi il tributo a Pino Daniele con ‘Terra mia’: “Abbiamo repertori immensi, canzoni che rimangono capolavori” ha precisato. “Cantare gli artisti significa custodirne la memoria e, in un certo senso, farli rivivere”.
Verso la fine del concerto, l’artista ha interpretato ‘Quello che le donne non dicono’ introducendo un significativo cambiamento: al tradizionale “ti diremo ancora un altro sì” ha aggiunto “forse, se ne abbiamo voglia. Quando una donna dice ‘no’ è ‘no’”. In platea le responsabili del centro antiviolenza Frida di Benevento, che l’artista ha ringraziato pubblicamente: “I centri sono l’unico modo per aiutare davvero le donne in difficoltà. Grazie per il lavoro che fate ogni giorno”, ricordando l impegno della fondazione ‘UNA. NESSUNA. CENTOMILA.’ di cui è presidente onorario. “Abbracciamo la causa tutto l’anno. Abbiamo raccolto oltre tre milioni con semplici sms. Quest’anno saremo in Piazza del Plebiscito a Napoli per una serata che coniugherà musica e impegno sociale”.
Sul finale l’immagine diventa manifesto: via l’elegante abito nero e spazio a un completo più essenziale, con una t-shirt che recita ‘Free Gaza’ e una spilla con la bandiera palestinese appuntata sul gilet. La Mannoia su ‘Il cielo d’Irlanda’ balla come una ragazzina, si muove in perfetta sintonia con l’orchestra, ringrazia le tremila persone presenti e lascia calare il sipario tra applausi e commozione.