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Guardia Sanframondi (Bn) – Continuano gli incontri programmati dall’Amministrazione Comunale di Guardia Sanframondi al fine di informare e coinvolgere tutti i cittadini nell’importante progetto di “Sannio Falanghina. Città Europea del Vino 2019”.

Sinora sono stati sentiti in pubblica assemblea le venti cantine esistenti a Guardia, i numerosi imprenditori agricoli, i commercianti, gli artigiani ed i professionisti. Sono stati tre incontri particolarmente utili a rimuovere la disinformazione e a volte il disinteresse per tutto il nuovo che accade. Le decine di interventi proposti dai partecipanti hanno fatto cogliere l’opportunità di continuare senza sosta l’azione di informazione e partecipazione rispetto ai reali destinatari del riconoscimento che RECEVIN ha voluto tributare ai Comuni di Guardia Sanframondi, Castelvenere, Sant’Agata de’ Goti, Solopaca e Torrecuso.

La grande forza innovativa che potrà derivare dalla super esposizione mediatica dei paesi della Valle del Vino e lo stesso obiettivo di adottare regole e statuti condivisi da parte dei 26 Comuni che hanno aderito al progetto, diventeranno privi di reale effetto se il tessuto sociale dei Comuni partecipanti non dovesse cogliere appieno la grande opportunità di cambiare in meglio le prospettive economiche del settore agricolo ed enogastronomico.

Sinora le centinaia di articoli a stampa, le decine di passaggi televisivi e l’azione tramite i social, hanno iniziato a scalfire l’involucro dell’indifferenza dei nostri concittadini ormai assuefatti all’immagine di un sud che non vuole cambiare.

Il Comune di Guardia Sanframondi, cosciente della enorme difficoltà di raggiungere con una buona comunicazione ogni cittadino, non sta trascurando certamente il confronto diretto tra amministratori e singoli cittadini al fine di cogliere le reali possibilità di crescita sociale derivanti dall’importante riconoscimento europeo.

Positivo è il reale interesse di tutte le forze politiche e sindacali a cogliere l’occasione per imprimere una forte accelerazione alla necessità di cambiamento; infatti a livello istituzionale si è instaurato un clima particolarmente favorevole ed unitario che di certo consentirà di compartecipare e dare maggiore forza agli obiettivi in corso di condivisione.

La difficoltà invece sta nel convincere i cittadini che, il Sannio ha tutte le potenzialità per svilupparsi e dunque comprendere che è realmente possibile restare a lavorare sul nostro territorio e investirvi le proprie risorse umane e finanziarie.

In questa azione di divulgazione e coinvolgimento, nei comuni spesso non si è aiutati da mosche nocchiere che temono il cambiamento e trascurano la grande opportunità di innescare insieme un processo virtuoso che finalmente vede al centro il cittadino e non le rendite politiche che tanto male hanno fatto al sud.

Dopo questo primo giro di incontri pubblici, che comunque hanno fatto seguito a svariate informative in Consiglio Comunale, e viste le proposte avanzate durante le discussioni, seguiranno seminari di approfondimento sui singoli temi: ambiente, sostenibilità, urbanistica, commercializzazione dei prodotti enogastronomici e turismo.

E’ evidente che i Comuni destinatari del riconoscimento non possono ritenere di aver innescato un processo rivoluzionario, ma semplicemente ce la stanno mettendo tutta per dare un colpo di accelerazione ad una situazione economica stagnante che vede tanta gioventù istruita prendere la strada dell’emigrazione.