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Civico22 perde pezzi. Pochi minuti fa, infatti, quattro coordinatori del movimento hanno ufficializzato le proprie dimissioni.

A salutare Moretti and company sono: Francesco Carbone (Urbanistica e Puc), Costanzo Roberto Di Gioia e Alessio Fragnito (Ecologia Urbana), Francesco Luciano (Tesseramento e Fundraising).

Una spaccatura annunciata, nell’aria già da diversi giorni (leggi qui). Nella serata di ieri, con la decisione di Rita Marinaro di sospendersi dalla segreteria politica, il primo segnale di una rottura ormai imminente. Con la lettera d’addio di Carbone, Di Gioia, Fragnito e Luciano l’implosione diventa ora un fatto acquisito.

Note anche le motivazioni della spaccatura, ovvero la scelta dell’ala vicina al presidente Angelo Moretti di condizionare la presenza di Civico nell’Alleanza per il Cambiamento all’accettazione delle primarie come metodo di selezione del candidato sindaco.

Un aut aut che per i ‘dissidenti’ rappresenterebbe soltanto il pretesto per giustificare una rottura già decisa. “Mentre molti di noi sedevano lealmente ai tavoli programmatici della coalizione, mettendoci la faccia e provando a costruire un programma di cambiamento, si rincorrevano allo stesso tempo strane voci su possibili posizionamenti, doppi giochi, incontri, dalla destra estreme a manca, terzi, quarti poli, etc” – spiegano i quattro ex coordinatori. Gli stessi, tra l’altro, ricordano pure che le primarie erano state escluse, per scelta condivisa da tutti, proprio all’inizio del percorso comune dell’alleanza.

Di seguito, in forma integrale, la missiva firmata da Carbone, Di Gioia, Fragnito e Luciano:

“Caro Civico 22,

siamo cresciuti insieme con una visione concorde fatta di valori comuni e prospettive sostenibili per la nostra Benevento.

Siamo diventati un’associazione politica che ambiva ad incidere tangibilmente nel dibattito della realtà cittadina, sventolando, in primis, le bandiere della partecipazione e della condivisione.

Nell’ultima Assemblea di Civico 22 si è votato all’unanimità il programma della coalizione, frutto di un lungo percorso di partecipazione, sincera collaborazione, adesione schietta. Noi membri ci siamo guardati in faccia senza slogan, post o chat. Eppure, l’autenticità di questo lavoro è stata smentita, due giorni dopo, da noti osservatori (e presunti alleati), sminuendo, con l’ennesimo post, un documento di 28 pagine scritto da persone che avevano creduto in un progetto innovativo per la nostra città.

Nel corso dell’assemblea sono, anche, emerse due posizioni molto distanti sul modo di sedere al tavolo della coalizione: una, la nostra, è a favore del riconoscimento della coalizione e alla ricerca di una intesa democratica e priva di precondizioni riguardo la scelta del candidato, aperta al confronto con gli alleati, orientata alla dialettica, in quanto riteniamo che i patti si stringono senza veti preventivi; l’altra, invece, prevede che le primarie non siano soltanto una proposta da avanzare circa le modalità di selezione del candidato bensì diventino la condicio sine qua non per permanere nell’alleanza e, in caso di rifiuto, la giustificazione a formare un polo civico.

Il punto di rottura è proprio qui: la prima posizione, ovvero quella favorevole al riconoscimento di un’alleanza e alla discussione sul candidato sindaco senza veti preventivi, a cui aderiscono il segretario, alcuni della segretaria e molti coordinatori, oltre ai tantissimi tesserati con cui ci siamo confrontati e che ci hanno dato supporto, non si riconosce nel metodo delle pre-condizioni coercitive che possono determinare rotture e favorire in qualche modo la coalizione guidata da Mastella. Il giorno dopo, con un timing sorprendente per la velocità, sulla stampa viene riportato che la posizione di Civico 22 è o primarie o fuori dalla coalizione, anche qui, calpestando e relegando ai margini la posizione di tantissimi iscritti.

Con questa crisi interna, svanisce, così, il sogno di un progetto politico fortemente voluto da tutti noi, che abbiamo speso energie, tempo ed altre risorse tra mediazioni, costituzione e costruzione dell’Associazione.

Tutto questo accadrebbe solo a causa di un logorante e maldestro gioco di posizionamento!

Inoltre, in seguito a problemi di salute del Segretario Basile avevamo chiesto di convocare l’incontro, nel quale bisognava discutere dei quesiti da porre ai tesserati, alla sua ripresa in modo tale da garantire la partecipazione di tutti. Purtroppo, già nella giornata di domenica era stata creata una nuova chat per indire un appuntamento nel giorno di lunedì o martedì.

Ci saremmo aspettati più rispetto per noi del direttivo con Segretario, alcuni della segreteria politica, coordinatori e, di conseguenza, tanti iscritti che condividono il nostro pensiero!

Questo modo di procedere velocemente ed esclusivamente non è il nostro e non è accettabile.

Riteniamo che avremmo potuto costruire una forza capace di crescere e valorizzarsi con gli alleati. Così agendo, invece, non facciamo altro che un piacere al nostro “vero” avversario, il quale gioisce delle nostre spaccature.

Per tutti questi motivi vi diciamo che è stato un viaggio sorprendente con tante belle persone conosciute e con le quali un giorno, magari, si potrà ricominciare non solo a sognare, soprattutto a costruire, ma ci dimettiamo dal coordinamento e da qualsiasi carica direttiva”.