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Benevento – La Serie A se l’ha meritata sul campo, trascinando a suon di reti il Lecce alla promozione. Massimo Coda è stato l’artefice principale del salto di categoria dei salentini, eppure, nonostante i 20 centri in campionato, il suo futuro non pare tanto scontato. Alla porta dell’attaccante di Cava de’Tirreni hanno già bussato diversi club (Parma e Cagliari) e allora è lo stesso giocatore che prova a fare chiarezza sul domani in un’intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport.

Dentro dime vorrei tanto fare la Serie A, ho qualche sassolino da togliermi“, ha dichiarato Coda, “però può anche arrivare l’offerta della vita, chissà. Comunque sia chiaro: difficilmente mi muoverò da Lecce, dovrebbe proprio valerne la pena. La Serie A non me la sono mai goduta. A Parma mi aveva messo dentro Donadoni e mi sono fatto male, a Benevento siamo retrocessi presto. A Lecce invece sono una certezza, parto con un piede avanti“.

Gli interrogativi restano, mentre è certezza il premio di miglior marcatore, il primo intitolato alla memoria di Paolo Rossi. Massimo Coda si è portato a casa il trofeo, insieme a quello di miglior giocatore del torneo, e attraverso le colonne della “Rosea” indica il suo possibile erede: “L’ho promesso a Francesco Forte, spero che il prossimo Paolo Rossi lo vinca lui. O Alfredo Donnarumma, lo merita“. L’insidia, per lo “Squalo“, potrebbe essere rappresentata da un suo compagno di squadra: “Di sicuro se a Benevento rimane Lapadula con la testa giusta il capocannoniere diventa lui“.

In attesa di pensare al futuro, l’Hispanico, come era stato soprannominato all’ombra della Dormiente, volge uno sguardo all’ultimo campionato che ha promosso, oltre al Lecce, anche Cremonese e Monza. “Alla fine direi tre promozioni giuste, anche se mi sarei aspettato di più dal Benevento che è stata la squadra che ci ha messo più in difficoltà, ma ha buttato via la promozione con quelle ultime tre sconfitte“, ha concluso Coda.