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Benevento – Un gol per provare ad allontanare il brusio, le voci fastidiose che lo rincorrono da ormai diverse settimane. Massimo Coda contro il Pisa ha fatto parlare il campo, utilizzando il linguaggio che più gli si addice. Sesta marcatura personale, stavolta non da tre punti, ma poco importa. Il numero nove, professionista esemplare, non si è sottratto alla battaglia confermandosi funzionale ai meccanismi di gioco del Benevento di Inzaghi, che non ha mai nascosto di stravedere per le sue caratteristiche tecniche e umane. Ma c’è un’altra partita che Massimo Coda sta giocando su un terreno diverso, probabilmente senza neanche volerlo. La questione legata al rinnovo del contratto continua a tenere banco, arricchita ogni giorno da nuovi botta e risposta, retroscena e stilettate talvolta incomprensibili.

Sembra quasi che l’attaccante, in questo gioco al massacro, reciti la parte di un punchball che incassa colpi senza tuttavia mostrare segnali di cedimento. Lo spirito in campo è sempre quello giusto, la voglia di gioire con i compagni non manca mai, così come la consapevolezza che l’annata – nonostante il calo in termini di gol – sia da giudicare finora estremamente positiva. Perché è inutile girarci intorno, se il Benevento riesce a mandare in porta tanti giocatori non può che essere anche merito dello stesso Coda, abile a creare spazi altrimenti intasati da asfissianti tatticismi.

L’acquisto di Moncini offre ad Inzaghi l’opportunità di allargare il ventaglio di scelte, ma non apre necessariamente un caso. “Sento parlare di un problema che non esiste”, chiosò il tecnico alla vigilia della gara con il Pisa, nel corso della consueta conferenza stampa. Esclusa totalmente dal club l’ipotesi di una cessione in questa finestra di mercato, l’agente Galli si guarda bene dal fare lo stesso davanti alla possibilità di un rinnovo. Si ribella alla cifra offerta dal diesse Foggia (“La distanza è di un milione lordo in tre anni“, ha detto a Seriebnews) e sembra contestualmente auspicarsi un incontro con Vigorito dicendosi sicuro di poter trovare un accordo con lui in cinque minuti. Tipiche boutade, poco altro. Un matrimonio appare ormai lontanissimo. A queste dinamiche di calciomercato Coda risulta per fortuna impermeabile. La sua professionalità, unita a una naturalezza che non sfugge neanche ai meno empatici, lo erge ben al di sopra di qualunque altro discorso.