Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa a firma del Comitato “Salviamo le scuole Torre-Sala e il quartiere Mellusi dallo scempio”.
Un paio di mattine fa, si poteva assistere a una gustosa scenetta: davanti al Liceo classico stazionavano l’arch. del Comune, Antonio Iadicicco, con un altro paio di persone, tutti intenti con grandi gesti a tracciare idealmente una linea di demarcazione sull’ampio marciapiede antistante al glorioso Istituto. L’attività dei tecnici era volta a stabilire quanta ampiezza del marciapiede dovesse essere tagliata. Infatti, dopo aver sottratto spazio nella piazza, ingombrata ormai di inutili orpelli in cemento armato, non contenti di aver snaturato il nobile disegno architettonico della piazza, ideato da uno dei padri del Razionalismo italiano, l’arch. Luigi Piccinato nel 1933, che cosa hanno pensato di fare i nostri baldi tecnici comunali, forse per giustificare qualche altro finanziamento? Tagliare l’ampio marciapiede per recuperare spazio alla piazza.
Purtroppo per realizzare la mirabile visione, occorrerebbe chiudere l’accesso principale del Liceo, per montare un altro cantiere, l’ennesimo in questa sciagurata città, bloccando il portone dell’Istituto. Si dirà: va be’! Resterebbe comunque aperto il portoncino laterale dell’edificio. Ebbene, il sindaco che ha a cuore la sicurezza, che rievoca ogni minuto la sciagura dei bambini morti nella scuola di San Giuliano di Puglia, non si preoccupa della sicurezza di quasi 900 persone di Benevento finalmente tornate, dopo un anno difficile, in sede. Se si chiudesse l’accesso principale della scuola, infatti, l’intera popolazione scolastica, in caso di scossa sismica (ricordo che ce n’è stata una solo il 5 settembre scorso), dovrebbe evacuare l’edificio utilizzando il solo ingresso laterale, che costituisce un imbuto, poiché l’atrio dietro di esso si restringe in un piccolo corridoio, oltretutto con alcuni gradini.
Capite bene che ciò esporrebbe alunni docenti e personale a un rischio gravissimo. Ma c’è dell’altro! Il marciapiede antistante apposta è stato creato così ampio, proprio per permettere agli occupanti della scuola di defluire in sicurezza, senza trovarsi subito sulla piazza, dove possono transitare autoveicoli. Restringendo il marciapiede si espone a ulteriore pericolo chi fugge verso l’esterno. Per questo, la Dirigente Scolastica del Liceo si è subito allarmata. Altro che corsi sulla sicurezza! Si deve correre subito ai ripari dall’Amministrazione comunale, che dopo aver distrutto la scuola Torre, e altri plessi, sta per distruggere anche la scuola Sala, sulla base di fantastici ricalcoli dell’indice di rischio sismico delle due scuole. Passerà alla storia Mastella, sì, come novello Attila. Ma vogliamo parlare di Piazza Commestibili? Vogliamo ricordare lo scivolone sulle tre gallerie che dovevano sbucare a Viale Martiri d’Ungheria? Vogliamo ricordare l’orrenda foresta di pilastri arricchiti da un bel vascone di cemento che hanno cancellato Piazza Risorgimento? Vogliamo rammentare il miserabile buco che dovrebbe rappresentare il futuro megaparcheggio, che ha stravolto i poveri pendolari e le ditte di trasporti beneventani? L’Amministrazione attuale si è distinta per inerzia fino al momento in cui una pioggia di milioni di euro l’ha inondata, determinando gli attuali disastri, perché i soldi si sono spesi senza una visione lungimirante. in progetti antidemocratici, antistorici e antiecologici.