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Benevento – Ma cosa ci dice il cervello è un film del 2019 diretto da Riccardo Milani e interpretata da Paola Minaccioni. L’attrice, romana, è stata la prima protagonista dell’appuntamento cinematografico tenutosi nella splendida cornice dell’Hortus Conclusus e inserito nell’ambito del Festival nazionale del Cinema e della Televisione di Benevento (BCT).

Il film è una divertente commedia che, con leggerezza, parla del mancato rispetto delle regole. Prima della proiezione del film, l’attrice è stata intervistata dal critico cinematografico Valerio Caprara. “Sono nata in una commedia all’italiana. Sono cresciuta nella follia e sono stata forgiata“, ha raccontato il suo passato la Minaccioni, “mio padre era la persona più simpatica, sono nata in una famiglia reduce dalla guerra, con un grande istinto alla sopravvivenza. Ho scelto di fare questo lavoro, cercando di crearmi una carriera comica e drammatica. Non ho mai avuto paura di interpretare personaggi negativi, ma dovevano essere scritti bene”. Su suoi ruoli, la Minaccioni ha spiegato: “Quando il progetto lo reputo valido non ho problemi. Preparo i personaggi alla medesima maniera, faccio pur sempre lo stesso lavoro”.

Commozione quando l’attrice ha ricordato il regista Carlo Vanzina a un anno dalla scomparsa: “E’ stato  uno dei più grandi. Un maestro artigiano del cinema”. Stuzzicata da Caprara ha poi parlato dell’attore e regista campano Vincenzo Salemme: “Con lui ho esordito al cinema con il film “Baciato dalla fortuna”. E’ una macchina da guerra sul set”. Sottolineato il profondo legame lavorativo con Ferzan Özpetek, per l’attrice si è aperta una nuova strada professionale con il debutto alla regia. La Minaccioni ha infatti firmato il cortometraggio “Offro io”: “E’ capitata come occasione, non l’ho cercata e sono contenta. E’ stata una bella esperienza“.