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Benevento – “Dispiace che alcune attività siano state costrette a chiudere per evidenti problemi economici. Non credo che tutto sia da attribuire alla questione dei dehors, ma se hanno dovuto adottare tale decisione avranno avuto i loro motivi e ripeto, mi dispiace moltissimo perchè so cosa si prova in queste circostanze e so che significa dover alzare bandiera bianca dopo aver investito tanto. Sono due anni che sto combattendo per dare una mano ai commercianti e lo sto facendo percorrendo una strada in salita. Ma penso che il vento possa cambiare ed è per questo che invito tutti i commercianti a mantenere la tranquillità, stare calmi, perchè penso che una soluzione ci sia, basta solo avere la volontà di trovarla e io ce la sto mettendo tutta. Non aggiungo altro, se non che sono pronto a far esplodere una bomba giovedì. Quello sarà il momento nel quale tutto sarà più chiaro“.

Parole e musica di Mimmo Franzese, presidente della Commissione Attività Produttive del Comune di Benevento, da sempre vicino alla sorti dei commercianti, perchè commerciante in prima persona e perchè costretto anche lui a chiudere la propria attività dopo 12 anni. Insomma, si tratta di una persona che parla e sa bene di cosa, lo fa con cognizione di causa. La considerazione nasce dalla notizia che tre storiche attività commerciali di Benevento hanno dovuto chiudere i battenti o trovato soluzioni alternative. Una sconfitta in tutto e per tutto. Fa tristezza fare la passeggiata per il Corso e sapere di non potersi fermare per un caffè nello storico Bar Haiti, alle prese con un contratto di affitto alto e con l’impossibilità di ricontrattarlo per continuare a mantenere in vita l’esercizio. Così come è brutto trovare il cartello “affittasi” sulla vetrina del Penelope, balcone su Piazza Orsini con visuale sul Duomo di Benevento. Una struttura che è partita come caffè per diventare anche centro di shopping. Affari a rilento, la questione del dehors da affrontare e che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso e di punto in bianco la saracinesca si è abbassata. Storia diversa per la gelateria Gustopuro che ha deciso di cambiare destinazione passando dal corso Garibaldi al Viale Mellusi. Poco movimento, economicamente parlando, nel centro della città, meglio optare per un’altra soluzione e tenersi in vita, cercando di dare una sterzata alla propria attività. Insomma sono sempre di più le attività che chiudono ma adesso parte countdown stabilito da Mimmo Franzese, giovedì è vicino, chissà che questa bomba possa esplodere non lasciando macerie ma aprendo a nuovi spiragli per tutti i commercianti, stretti tra troppe difficoltà.