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Benevento – Un impegno formale per salvaguardare la legalità nel sistema produttivo sannita. Un protocollo è stato firmato stamattina presso la Camera di Commercio per tutelare i legittimi proprietari dei beni produttivi. Anche a Benevento, dunque, si è messa in moto la Pubblica Amministrazione, unitamente agli Organi di controllo, di Polizia dello Stato e Carabinieri per salvaguardare il lavoro dei titolari delle imprese. La pesante crisi socio-economica innescata dalla chiusura degli esercizi commerciali, delle fabbriche, dei laboratori, dei ristoranti e dei bar ha, infatti, offerto ampio spazio di manovra alle mafie per approfittare della disperazione dei legittimi titolari per appropriarsi dei loro beni. Al posto delle bombe-carta e degli spari contro le serrande, la malavita può acquisire la proprietà dei beni produttivi anche solo facendo manovre finanziarie. L’allarme lanciato da più parti e fatto proprio dallo stesso Ministro dell’Interno Lamorgese nei giorni scorsi è stato raccolto dalla Camera di Commercio, dalle Forze dell’Ordine e dalla Procura della Repubblica di Benevento che si sono mobilitate per impedire che la camorra e il mondo dell’usura, insinuandosi nelle difficoltà di ordine economico delle imprese, le acquisiscano. Il protocollo prevede una serie di misure di controllo e detta alcune linee di intervento per verificare andamenti anomali nelle vicende produttive. Innanzitutto, sarà possibile intervenire per il controllo dei dati anagrafici delle imprese al fine di acquisire con celerità le informazioni relative ad eventuali passaggi di proprietà. Inoltre si potranno controllare le variazioni delle unità locali, gli indebitamenti, gli immobilizzi di capitale. Insomma, il sistema della Pubblica Amministrazione e dello Stato si è dotato di uno strumento ad ampio raggio che consente il controllo e la verifica della tenuta degli assetti societari tradizionali al fine di salvaguardare il lavoro e la fatica di chi ha tirato su e detiene legittimamente la proprietà di impresa. Tra le linee di intervento, che dettano l’accordo, c’è l’attivazione di un servizio innovativo denominato Rex, Regionale Explorer, con una base dati aggiornata quotidianamente per permettere un controllo assiduo su tutti i movimenti delle imprese e garantirne la trasparenza in materia di antiriciclaggio.