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Grandissimo successo ieri sera 26 dicembre 2019 per la prima di “Natale in Casa Cupiello”, la commedia in tre atti di Eduardo de Filippo messa in scena dalla Compagnia Teatrale “Io Speriamo che me la Cavo” di Limatola (Bn), presso il Teatro Don Bosco di Caserta.

Gli attori, sotto la regia di Massimiliano Marotta, hanno magistralmente interpretato il Natale della famiglia Cupiello. La rappresentazione inizia con le bizze del padrone di casa Luca (Tonino Frese) che all’antivigilia si sveglia faticosamente, lamentandosi per il freddo e per il pessimo caffè che gli ha preparato la moglie Concetta (Anna Aragosa). Luca è un fervente amante delle tradizioni natalizie e non vede l’ora di potersi dedicare maniacalmente alla composizione del suo presepe, nonostante le critiche della moglie e del figlio Nennillo (Vito Calcagno), che lo ritengono anacronistico. La sua impresa è resa ancora più difficoltosa dall’intervento di suo fratello Pasqualino (Erminio Gallo), scapolo collerico in perenne guerra col pestifero Nennillo. La situazione peggiora quando irrompe in casa anche la figlia maggiore Ninuccia (Roberta Damiano), agitata per l’ennesima lite con suo marito Nicolino (Angelo Giaquinto). Ninuccia, che non ha mai amato il marito, vuole scappare con il suo amante Vittorio Elia (Antonio Di Fonzo) e confessa alla madre di voler lasciare Nicolino a cui ha scritto una lettera di addio. Da qui, una serie di circostanze tragicomiche che anticipano il dramma che seguirà e che condurrà a casa Cupiello l’intero vicinato.

Il dialogo tra Luca e Concetta, fin dalle prime battute, evidenzia la difficoltà comunicativa e relazionale che costituisce il tema dominante dell’opera.La comunicazione tra i vari personaggi risulta, difatti, quasi impossibile. Luca Cupiello non riesce a instaurare mai nessuna vera forma di dialogo con i suoi familiari; circondato da molte persone sarà sempre più solo, estraneo alla propria stessa famiglia. Emerge, allora, uno spaccato sociale reale in cui la famiglia vede smarrite la propria identità; i vari membri non dialogano, faticano nel comprendersi e, pur amandosi, non riescono a dimostrarsi il bene che si vogliono e non cessano di  ferirsi a vicenda. Solo alla fine, di fronte ai problemi di salute di Luca, la famiglia sembra nuovamente riconciliarsi e Nennillo dirà finalmente al padre che gli piace il presepe.

Insomma, tante sono le riflessioni anche attuali sulla famiglia di oggi che la Compagnia Teatrale “Io Speriamo che me la Cavo” è riuscita a mettere in scena, grazie al genio Eduardo e alla maestria del regista Massimiamo Marotta, impegnato da anni nel sociale, oltre che nel teatro.

Per chi si fosse perso la prima, questa sera 27 dicembre 2019 andrà in scena nuovamente lo spettacolo presso il Teatro di Don Bosco di Caserta. Un esilarante chiusura di anno con le smanie di Luca Cupiello e di tutta la sua famiglia.