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Tanta politica nelle dichiarazioni rilasciate dal sindaco Clemente Mastella a margine di una iniziativa tenutasi questa mattina in città.

Incalzato dai giornalisti, l’inquilino di palazzo Mosti si è lasciato andare ad alcune riflessioni relative ai possibili sfidanti alle prossime elezioni amministrativa. Nel mirino, in particolare, grillini e democratici.

“Per come la vedo io, sarebbe un suicidio politico per il Movimento Cinque Stelle associarsi a un altro candidato sindaco. Nel caso, se alle regionali hanno ottenuto il 7% alle comunali si fermerebbero al 2. A loro – ha proseguito Mastella – sicuramente conviene andare da soli. Ma è anche vero che di suicidi politici, ultimamente, ne ho visti diversi e dunque neanche mi stupirei più di tanto”.

Quanto al Pd, pazienza se a Benevento i rapporti con i vertici Dem non sono in linea con quelli, amicali, che il sindaco continua a coltivare a Roma e a Napoli. “No, non cerco accordi con il Pd di De Caro. Tra l’altro porta pure iella. Una volta ho chiuso un patto con lui ed è andata male. Non ne faro più. Che poi voglio capire perché lui rappresenterebbe un elemento di novità e io no, considerato che faceva il consigliere comunale già nel ‘75, quando io invece ero deputato”.

Tuttavia, almeno ‘nella tempistica’ l’accordo con vista palazzo Mosti sottoscritto la scorsa settimana tra Pd-M5S lo ha sorpreso: “Ma a voi pare normale che mi firmano un documento contro mentre sono a Roma per dare una mano a tenere in vita il loro governo?Boh”.

E a proposito della Capitale, Mastella non rinuncia all’idea di formare un nuovo partito: “L’iniziativa dei cosiddetti responsabili è partita. Ora si tratta di allargare il quadro di riferimento e fossi in Conte ‘riaprirei’ anche a Renzi. La strade per un nuovo partito va battuta, in tanti mi hanno chiamato in questi giorni. Mauro Mauro e Giorgio Merlo mi hanno detto di essere disponibili, pure un consigliere comunale di Genova. Mi ha chiamato persino Emiliano, il presidente della Regione Puglia, per dire che la mia idea è buona. Per battere il centrodestra bisogna fare così, come fatto con De Luca in Campania”.

Infine, un ultimo passaggio sulle comunali: “Preoccupato? Per niente. Ero sereno 5 anni fa lo sono a maggior ragione oggi. Benevento, grazie alla collaborazione dei cittadini, ovviamente, ha retto meglio di altre città al dramma dell’epidemia. Quindi la scelta spetta alla gente. Se gli elettori decideranno di fare come gli inglesi con Churchill, sconfitto alle urne dopo aver vinto la guerra mondiale, ne prenderò atto e tornerò a fare il nonno. Non sarebbe un problema per me non fare il sindaco. Io, al contrario di altri, non ho interessi personali da salvaguardare”.