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Comune di Benevento vs “E’ più bello insieme”: lo scontro riprende. Con un lungo post su facebook, Angelo Moretti racconta quanto avvenuto nelle ultime ore all’interno della nuova sede del centro per disabili, in via San Giovanni di Dio. 

“Il Comune di Benevento contro “E’ più bello insieme”. Di nuovo.
Come è certo che dopo l’estate viene l’autunno, con o senza covid, è anche certo che l’Amministrazione comunale di Benevento – pur in assenza di qualsiasi ragione – continuerà a perseguitare le persone con disabilità del Centro “E’ più bello insieme”, anche se esse e le loro famiglie, in modo autonomo, dopo aver sofferto un intero anno a causa della chiusura, da parte del Comune, del loro Centro, sono state capaci di risollevarsi, di affittare una sede, di incontrarsi di nuovo.
Questi i fatti:
– il 5 agosto 2020, dopo tanto penare e girovagare, il Consorzio Sale della Terra a cui afferisce l’esperienza del Centro “E’ più bello insieme”, affitta una sede al Rione Ferrovia, in via san Giovanni di Dio, di proprietà della “Congregazione delle Suore del Preziosissimo Sangue”. Nonostante la grande attenzione della Congregazione per le nostre opere sociali, il canone resta ugualmente alto per le nostre economie, più che giusto per la bellezza della struttura: 2.500,00 euro al mese. E’ una spesa importante, il Centro “E’ più bello insieme” non ha quelle economie, ma tutto il mondo del Consorzio Sale della Terra si unisce e decide di investire in quella sede i propri utili. Il 6 agosto, giorno di anniversario della nascita del Centro, inauguriamo la nostra nuova sede.
– Grazie ai fondi raccolti con la campagna cittadina in sostegno del Centro “E’ più bello insieme” avviamo la fase di progettazione per adeguare i bagni e la cucina della nuova sede, che era attrezzata per ospitare bambini e non adulti disabili.
– Decidiamo che non possiamo più far attendere i nostri amici del Centro che da un anno aspettano la riapertura della sede, e così gli operatori sociali iniziano ad accoglierli nella nuova sede. C’è chi viene gratuitamente e chi mette un rimborso per la benzina: sono cittadini, partecipano alla propria felicità come e quando vogliono.
– Il Centro comincia a funzionare, poco, solo la mattina, poi sia la mattina che il pomeriggio.
Ed ecco che il Comune interviene: per aiutare il Centro? Giammai! 1. Manda una pattuglia di Vigili Urbani a controllare: uno zelantissimo Fioravante Bosco, comandante in capo, entra due giorni fa nella struttura e chiede sorpreso cosa stia accadendo, chi sono quei disabili, chi sono quegli operatori, a che titolo stiamo lì. La risposta è semplice: siamo una Cooperativa che ha un contratto di affitto. Punto. Le persone disabili sono libere di muoversi in città, andare dove vogliono, quando vogliono, fare quello che vogliono. Ma lo zelante ora è certo: qui si consuma qualcosa di strano!
Secondo lo zelante non va bene che ci siano disabili in libertà e nessuna convenzione con il Comune, la struttura non è accreditata! Ci vuole una multa!
2. Passano due giorni e arriva, puntuale, l’ordinanza di “immediata cessazione dell’attività del servizio denominato “Centro E’ più bello insieme”.
3. Il provvedimento amministrativo del Coordinatore dell’Ufficio di Piano, Alessandro Verdicchio, reca come presupposti: la comunicazione di Fioravante Bosco circa la presenza di persone disabili in una struttura privata.
Caro Comandante, Caro Mastella, Caro Verdicchio: NON ABBIAMO FATTO VOLUTAMENTE NESSUNA DOMANDA DI ACCREDITAMENTO, MA NON PER QUESTO NON POSSIAMO APRIRE UN NOSTRO SPAZIO PRIVATO A CHIUNQUE VOGLIA VENIRE! LE PERSONE DISABILI SONO CITTADINI CHE DECIDONO LIBERAMENTE COME E CON CHI PASSARE IL TEMPO!
Antefatto:
Un anno fa, il primo luglio 2019, abbiamo lasciato una sede in via Firenze, avevate raccontato alla città che il Centro era debitore, ma se fosse stato vero avreste potuto agire con decreti ingiuntivi, come il Centro “E’ più bello insieme” ha fatto con voi, recuperano in un anno tanti crediti che vantava verso il Comune, I nostri si che erano certi e vigenti.
Ora aspettiamo che ci notifichiate la vostra sanzione, così da mettervi in pagamento anche quella a vostro carico.
Chissà se un giorno vi fermerete.
Noi non lo faremo mai.
Da leggere attentamente gli allegati, sono un pezzo di storia di questa città”.

Di seguito, gli allegati postati su Facebook da Moretti.