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A distanza di due anni dal sequestro, disposto nell’ottobre del 2023, arriva la confisca definitiva dei beni riconducibili a Umberto Fiore, ex commercialista sannita di 61 anni con precedenti per associazione a delinquere di stampo camorristico. La Guardia di Finanza, su disposizione del Tribunale di Roma – Sezione Misure di Prevenzione, ha sottratto al patrimonio dell’uomo immobili per un valore complessivo stimato intorno ai cinque milioni di euro.

Si tratta di un attico di lusso nel cuore della Capitale, di una villa su più livelli a Benevento e di una porzione di fabbricato a destinazione direzionale e commerciale a Torrecuso. Beni di prestigio, che secondo gli investigatori erano stati schermati attraverso società con sede all’estero, tra il Principato di Monaco e le Isole Vergini Britanniche, ma che nella sostanza risultavano riconducibili a Fiore. Le indagini patrimoniali hanno evidenziato una sproporzione evidente tra i redditi dichiarati dal professionista e dalla sua famiglia e il valore degli immobili posseduti, confermando l’origine illecita di quel patrimonio.

Il provvedimento rientra nell’ambito delle misure di prevenzione previste dal Codice Antimafia e segue il percorso giudiziario avviato due anni fa con il sequestro preventivo. Ora i beni passano sotto la gestione dell’amministrazione giudiziaria, in attesa di una futura destinazione. 

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