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Una locandina eloquente, un messaggio chiaro: la finanza internazionale, rappresentata da una mano adunca contrassegnata dai simboli delle valute forti, che incombe minacciosamente sul capo dei lavoratori italiani. Questo infatti il leitmotiv del Congresso interprovinciale tra le FABI di Benevento, Campobasso e Isernia svoltosi stamane presso la Sala Consiliare della Rocca dei Rettori di Benevento.
Il dibattito è stato introdotto da Nicola Domini, membro della segreteria provinciale beneventana, che ha rilevato con soddisfazione l’effettuazione, per la prima volta, di un Congresso che vede anche la presenza dei rappresentanti delle province molisane. “Abbiamo oggi deciso di mandare un messaggio forte di unità per la difesa dei diritti fondamentali dei lavoratori, attualmente messi in crisi dai poteri forti”. 

Prima dell’avvio dei lavori, ha portato il suo saluto il sindaco Clemente Mastella che in prima battuta ha criticato l’accoppiamento elettorale della Provincia di Benevento con quelle di Avellino e Salerno, a suo parere ritenendo che vi fosse maggiore comunanza culturale e storica con le province di Caserta e quelle del Molise. Invece, allo stato attuale, le province molisane sono portate a perdere importanza e in futuro verranno accomunate alle sorti dell’Abruzzo, ritornando al vecchio Abruzzo-Molise. 

Il primo cittadino si è poi soffermato brevemente sul contrasto all’Autonomia Differenziata e alle condizioni poco felici della sanità in Campania, ponendo anche l’accento sulle morti per infezioni contratte negli ospedali. Mastella, infine, ha parlato del ruolo delle banche per le contribuzioni economiche che esse offrono a progetti di interesse collettivo, facendo l’esempio del Teatro Comunale che ha fruito dei contributi di Banca Intesa. 

Il presidente della Provincia Nino Lombardi, invece, ha accennato all’impossibilità da parte della politica di determinare autonomamente scelte economiche che dipendono essenzialmente dal mercato e ha posto l’attenzione sul tema della desertificazione delle aree interne che, però, comincia ad interessare anche le aree metropolitane.

I lavori sono poi proseguiti con l’intervento di Aldo Quarantiello, Segretario Coordinatore della FABI di Benevento, che ha ribadito la necessità di difendere con forza il contratto collettivo nazionale dei bancari, che rappresenta una specificità tutta italiana e che non è soltanto teso alla tutela dei lavoratori, ma garantisce anche la protezione della clientela. “Siamo una eccellenza nel settore del credito a livello mondiale poiché siamo gli unici ad avere un contratto nazionale molto solido, anche grazie alla FABI che è da sempre compatta nelle lotte per i diritti”.

Fissata per il 31 dicembre 2022, la scadenza del contratto è stata prorogata al 30 aprile 2023. Gli accordi conseguenti alla definizione del nuovo, però, avranno decorrenza 1 gennaio 2023. 
“È in corso il tentativo di depauperare il contratto nazionale di categoria per consentire alle banche un più ampio margine di contrattazioni individuali – ha aggiunto Quarantiello. Altro tema è la desertificazione del sistema creditizio nel Meridione. Bisogna invece lottare per incrementare il settore assicurando uno sviluppo concreto al Paese. Continuiamo, purtroppo, a rilevare perdite di personale qualificato, tra cui vi sono molti giovani che trovano migliori condizioni lavorative all’estero”. 

Sulla stessa scia Pierpaolo Musacchio, riconfermato alla guida del Sab di Isernia, che ha inoltre sottolineato il triste dato della desertificazione degli sportelli bancari in Molise: “Su 135 comuni, 108 sono privi di uno sportello bancario, quindi si tratta di circa l’80%”.
I comuni molisani privi degli sportelli bancari si trovano in misura maggiore in zone montane e rurali. “È una situazione molto grave che stiamo cercando di affrontare nel miglior modo possibile” ha concluso. 
A dire il vero, però, in Campania il numero degli sportelli in relazione agli abitanti è ancora minore: 20 per 100mila abitanti a fronte dei 29 del Molise. 

Protagonista dell’11esimo congresso provinciale anche il Sab di Campobasso per il quale è stato rilevato un passaggio di testimone tra l’uscente Nicolino Cristofaro, alla guida per oltre 40 anni, e Massimo Del Monte nominato coordinatore per i prossimi quattro anni. “Prendo il posto di un collega, amico, che ha guidato il Sab per tantissimi anni. Siamo alle prese con una contrattazione molto complessa – ha affermato Del Monte – e ce la metteremo tutta per garantire ai nostri iscritti il miglior contratto che si possa ottenere”.

Al Congresso hanno preso parte anche il segretario nazionale Giuliano Xausa, nonché Antonio Giardiello ed Elisabetta Mercaldo