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Benevento – Non c’è festival senza polemica, e la 41^ edizione di Benevento Città Spettacolo non poteva fare eccezione. Stamattina il Conservatorio Nicola Sala di Benevento aveva tuonato contro il direttore artistico Renato Giordano annunciando che non avrebbe più dato alcun contributo alla kermesse. Giordano ha parlato di questo e degli altri temi caldi nel corso della conferenza di presentazione svolta a Palazzo Paolo V. 

Programma – “E’ un cartellone ricchissimo, abbiamo ripreso le grandi collaborazioni come quella con il Teatro Stabile del Veneto, uno dei più importanti d’Italia. Un’altra bella collaborazione è con Teatri Uniti, con uno spettacolo che si terrà all’Hortus Conclusus. Ospiteremo il Premio Strega Ragazzi, oltre ad avere il vincitore del premio Strega 2020, Sandro Veronesi, come ospite. Senza dimenticare che nel programma ci sono tanti artisti locali”.

Polemica con Conservatorio – “Dispiace per quanto accaduto con il Conservatorio. C’era la volontà di mettere nel cartellone una ‘prima’ insieme ma non ci è stato possibile per problemi di bilancio. Ci sono due giornate, il 26 e il 29, interamente dedicate al Conservatorio. Ci si è impuntati sul primo giorno, ma io sono disponibile a proseguire il dialogo con il Conservatorio che stimo come istituzione. Non c’è stata alcuna chiusura, anzi, c’è tutta la volontà di proseguire. Non ho proprio voglia di fare polemiche, sono un moderato di natura. Non sono mai fermo sulle mie posizioni, loro volevano fare l’apertura ma per me non è importante la ‘prima’, è importante il Festival”.

Spettacoli – “Ghali è una chicca musicale. In Italia fa pochissimi eventi, in Campania verrà solo a Benevento. Senza contare che Gabbani sarà qui a soli dieci euro, quando le date del suo tour altrove costeranno molto di più. Non potevamo farlo gratis per esigenze organizzative.  Il premio Ugo Gregoretti andrà a Renzo Arbore, consiste in una splendnda statua in bronzo del maestro Mimmo Paladino”.