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Benevento – Il Conservatorio Musicale “Nicola Sala” ha celebrato con successo, la ventiseiesima edizione della Festa della Musica.

Lo ha detto Giuseppe Ilario, Direttore dell’istituzione di via Mario la Vipera, che, come tutti del resto, ha dovuto sperimentare, per colpa della pandemia, una formula nuova per una tradizione consolidata.

In questo 2020 infatti la festa si è svolta on line e dunque con una partecipazione emotiva ed un riscontro di pubblico assai diversi rispetto al passato. Ilario che, in qualità di direttore del “Nicola Sala”, è dal 2014 che promuove l’evento, non ha nascosto che la mancata partecipazione del pubblico si è fatta sentire.

Questo però non ha impedito né al Conservatorio di far valere e dimostrare i risultati raggiunti con la didattica e con l’impegno; né a chi ha potuto e voluto essere coinvolto, sia pure virtualmente nella performance, di mostrare il vivo gradimento per l’evento che è stato seguito con molta attenzione ed è stato particolarmente apprezzato l’impegno profuso da tutti i partecipanti per rendere di alto profilo, sia pure in condizioni inedite e difficili, anche dal punto di vista tecnico e logistico, l’appuntamento. Il direttore Ilario ha sottolineato: “Abbiamo ricevuto 13 mila condivisioni. Abbiamo testato ciò che si è fatto. Dal mese di marzo non ci siamo mai fermati. Abbiamo avuto le nostre attività online grazie a tutto il personale del Conservatorio. Abbiamo dovuto rispettare rigidamente il protocollo imposto e quindi le dovute sanificazioni, il distanziamento sociale e per i musicisti è complicato e molto brutto”. Il direttore ha poi finito inevitabilmente con il porre la questione dell’inizio del prossimo anno scolastico. Ilario, infatti, ci ha confermato che si stanno studiando due ipotesi: la prima è quella di far iniziare regolarmente i corsi a settembre; la seconda di farli slittare a novembre, allestendo corsi separati, con la partecipazione degli studenti stranieri on line. Il tutto però con l’incognita di una possibile, cosa che non si può certo escludere, di una ripresa della pandemia nei mesi autunnali. Il problema resta quello dell’applicazione delle misure di distanziamento sociale: “Dobbiamo trovare le giuste soluzioni di natura logistica per l’allestimento delle classi. Inoltre non va dimenticato che a settembre si devono svolgere gli esami di ammissione. In ogni caso, una simulazione che abbiamo condotto ha evidenziato che quasi i 2/3 delle aule debbano essere tagliati”. Quindi ha aggiunto: “Noi siamo pronti e ci stiamo preparando ad ogni evenienza. E’ possibile che si parta a novembre e usare i mesi di settembre e ottobre come allenamento. Non possiamo immaginare una presenza costante di tutti gli allievi, si dovrà entrare in maniera disciplinata, prenotare la lezione concordandola con il docente. E poi si proseguirà in maniera on line. La ritengo un’opportunità per noi tutti per andare incontro alla nostra utenza, anche se, per alcune lezioni, è necessaria la presenza degli allievi in aula”