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“Si è conclusa con una farsa l’attività del consiglio comunale di Benevento eletto nel 2016,  il peggiore degli ultimi 40 anni: maggioranza ed opposizione non approvano i debiti fuori bilancio (tra i quali le spese legali per il mio provvedimento disciplinare annullato dal giudice), e non discutono della qualità dell’acqua ai quartieri popolari”. Ha esordito così, Gabriele Corona, il giorno dopo il consiglio comunale che, per mancanza di numero legale, non si è svolto. 

Il Consiglio Comunale di ieri non si è tenuto per mancanza del numero legale perché erano presenti solo 15 “rappresentanti del popolo” su 32 eletti, più il sindaco.

I consiglieri di maggioranza assenti erano: Molly Chiusolo, Nanni Russo, Antonio Capuano, Luigi Scarinzi, Annunziata Taddeo, Raffaele Del Vecchio, Francesco De Pierro e Cosimo Lepore; per la minoranza mancavano, Annamaria Mollica, Marianna Farese, Maria Letizia Varricchio, Luca Paglia, Antonio Puzio, Adriano Reale, Angela Russo, Annarita Russo.

“Avrebbero dovuto approvare i debiti fuori bilancio tra i quali il pagamento di alcune centinaia di euro ai miei avvocati a seguito di una sentenza del Giudice del lavoro che ha annullato un provvedimento disciplinare a mio carico condannando l’amministrazione a pagare le spese.

 Si tratta di 890 euro che non devono essere pagati dal Comune, con i soldi pubblici. Devono pagare di tasca gli amministratori, responsabili politici di quella sospensione dal “soldo e dal servizio”, e i dirigenti autori materiali del provvedimento.

Invece l’amministrazione ha proposto al consiglio comunale una delibera per “Pagamento spese legali, sentenza Gabriele Corona contro Comune di Benevento”  che non è stata votata per mancanza del numero legale.   

Spero che il consiglio comunale che sarà eletto ad ottobre, si rifiuti di pagare il debito e chieda ai responsabili di provvedere di tasca propria. Il Consiglio Comunale di ieri avrebbe dovuto anche discutere dell’acqua contaminata da tetracloroetilene servita agli abitanti dei rioni Ferrovia, Libertà e Centro storico.

Dopo le denunce e le proposte di Altrabenevento per risolvere il problema, dodici consiglieri di minoranza avevano chiesto la discussione in consiglio su sollecitazione del candidato sindaco Luigi Perifano.

Dei dodici firmatari della richiesta ieri era presenti solo Italo Di Dio, Floriana Fioretti, Vincenzo Sguera e Domenico Franzese e quindi anche questo argomento, compreso le attività di sponsorizzazione della Gesesa, non è stato discusso.

Non mi meraviglia questa ennesima prova di disinteresse per la qualità dell’acqua da parte dei consiglieri comunali serviti in grandissima parte da acqua buona del Biferno (uno solo abita nella parte bassa della città). E non mi meraviglia che anche Perifano sia stato, di fatto, già sfiduciato da buona parte della sua coalizione”.

Gabriele Corona  candidato per “Altra Benevento è possibile”