Benevento – Ritmi lenti e compassati non stanno agevolando la situazione che vede protagonisti i 94 dipendenti dei consorzi rifiuti che persero il lavoro senza essere più reintegrati in alcun progetto, nonostante i loro auspici e le promesse della Regione. Piero Mancini, uno dei dipendenti coinvolti nella vicenda, ha inviato un appello ai colleghi degli ex consorzi Bn1, Bn2 e Bn3 e ai sindacati che di seguito pubblichiamo integralmente.
“Con la consueta lentezza, che da sempre caratterizza la burocrazia della nostra Regione, fra qualche settimana inizierà il progetto che per dodici mesi impegnerà i dipendenti degli ex consorzi. Nuovamente i lavoratori dovranno sottoporsi alle visite mediche. Le precedenti, effettuate nella discarica di Giugliano, furono caratterizzate da “avventure” fantozziane e disagi di ogni tipo. Fortunatamente ciò non coinvolse la totalità dei lavoratori. Infatti, ben 38 optarono per la possibilità di usufruire dell’unità mobile e farsi visitare in città. Sbagliare è umano e le negative esperienze, secondo una logica normale, non si dovrebbero ripetere. Per questo si fa appello a tutti i lavoratori di appoggiare la richiesta di ripetere in città anche le prossime visite mediche. Chi vuole aderire all’appello deve contattare entro le 12 di sabato prossimo 21:00. Per difendere la privacy dei lavoratori, e difenderli anche dalle possibili ritorsioni di qualche frustrato pseudo sindacalista, De Ianni non comunicherà i nominativi ma solo il numero degli aderenti. Ai sindacati, che in questa vertenza, fin dall’inizio, non hanno operato al meglio nella tutela del diritto al lavoro, commettendo anche gravi errori, per fare ammenda, si chiede di sottoscrivere l’appello e fare tale richiesta al commissario del CUB Napoli-Caserta, Paolo Ventriglia. Ai sindacalisti si ricorda che le deleghe non si firmano in bianco, ma solo nel caso in cui si dimostra che si è concretamente capaci di dare risposte alle esigenze e ai diritti dei lavoratori. I sindacati, se non sono capaci di ottenere risultati tangibili non servono. Se non servono a niente, perché aderirvi?”
