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Benevento – Un ambizioso programma di riqualificazione urbana è stato discusso stamani presso la Camera di Commercio di Benevento. Il vice Presidente della Cna di Benevento, Antonio Catalano ha infatti aderito ad una iniziativa che l’Associazione che riunisce i piccoli imprenditori ha assunto a livello nazionale, con il titolo “Riqualifichiamo l’Italia”.

La Cna, vuole dunque estendere il proprio programma di riqualificazione del patrimonio edilizio anche nel Sannio. L’obiettivo auspicato, e annunciato nel corso dell’incontro in sede camerale, è quello di giungere ad un Consorzio di piccole imprese specializzate negli interventi per la ristrutturazione e riqualificazione degli immobili in città e in provincia adeguandoli alle normative antisismiche e all’efficientamento energetico.

E’ ovvio che un simile programma richiede nuove competenze tecniche e professionali che possono essere messe in campo anche attraverso una sinergia tra i diversi operatori del comparto, in grado di intercettare le commesse dei privati. L’opportunità data da robusti incentivi e detrazioni fiscali, messe in campo dal Governo può e deve essere sfruttata anche utilizzando strumenti innovativi di associazionismo tra le Imprese.

Questo il succo dell’operazione proposta dalla Cna di Benevento che ha fatto riferimento agli istituti normativi noti come “ecobonus”,sisma bonus” e “cessioni di crediti di imposta” che possono portare fino all’85% il sostegno pubblico agli interventi di ristrutturazione. Rispetto alla stagnante fase attuale dell’economia e dell’attività produttiva locale, in particolare nel settore della ristrutturazione e/o delle costruzioni immobiliari, queste misure possono costituire, a giudizio della Cna, una vera e propria boccata di ossigeno e comunque un buon apporto per rilanciare il lavoro. Occorre però attrezzarsi anche culturalmente per raccogliere questa sfida.

Nel Sannio, il patrimonio immobiliare sia pubblico che privato ha necessità di interventi adeguati anche perché la normativa antisismica ha subito nel periodo recente una forte evoluzione; d’altra parte l’efficientamento energetico è una opportunità che chiunque vorrebbe poter sfruttare qualora trovasse competitivo il rapporto costi-benefici per dotarsi di impianti e attrezzature adeguate ad abbattere convenientemente la bolletta di gas e luce. Sulla scorta di tali considerazione l’appello della Cna per avviare forme di cooperazione tra le imprese giunge opportuno ed interessante. 

Nel convegno si è parlato di Eco bonus, Sisma bonus e cessione del credito d’imposta nell’ambito della riqualificazione energetica delle abitazioni e soprattutto dei condomini.  “Il vero problema è avere la liquidità per iniziare i lavori, ed avere anche un Irpef che ti permetta di compensare questo credito d’imposta. Ora, siccome spesso queste due condizioni non sussistono, Cna ha creato un sistema che ti permettere di cedere il tuo credito d’imposta direttamente alla ditta esecutrice dei lavori, che permette dunque di monetizzarlo subito e avere la necessaria liquidità. Questa cessione ad oggi è applicabile solo ai condomini giuridicamente costituitiLe imprese associate potranno offrire ai condomini la possibilità di effettuare gli interventi pagando solo la porta non coperta dal credito di imposta e di pagarli a rate da 60 a 120 mesi. Quindi, l’obiettivo è ottenere la riqualificazione dei nostri immobili pagando semplicemente un costo che è pari al risparmio energetico che si ottiene in bolletta”.

Interventi di riqualificazione energetica e statica ma anche assistenza ai condomini per utilizzare appieno gli incentivi fiscali messi a disposizione dallo Stato. L’apertura dei lavori è stata affidata ad Antonio Catalano: “Il nostro parco edilizio è abbastanza vetusto. Abbiamo bisogno di interventi energetici. La cessione del credito può essere un aiuto concreto grande opportunità per riqualificare un patrimonio abbandonato da anni. Sino ad oggi sono state sempre disattese le promesse”.

A presentare il progetto Harley&Dikkinson, Mario Turco che ha spiegato: “L’Italia ha un patrimonio immobiliare immenso e degradato. Sono 28mila abitazioni e 1 milione di condomini ma hanno hanno più di 540 anni ed è necessario intervenire. Il Governo ci dà una mano e dobbiamo intervenire” .