Un fine settimana di intensa attività per i Carabinieri del Comando Compagnia di Benevento, impegnati senza sosta nel contrasto alla guida sotto l’effetto di alcol e allo spaccio di sostanze stupefacenti, a dimostrazione dell’incessante impegno dell’Arma nella tutela della sicurezza pubblica.
Nella notte tra il 18 e il 19 maggio ad Apice, i Carabinieri della locale Stazione hanno sottoposto a controllo una donna 46enne, residente nella provincia di Benevento, a bordo della sua autovettura. Sottoposta ad accertamento etilometrico, la conducente è risultata avere un tasso alcolemico nel sangue superiore 3 g/l, un valore di molto superiore al limite consentito. Il veicolo di proprietà della donna è stato sottoposto a sequestro amministrativo, mentre la patente di guida è stata ritirata. La donna è stata deferita in stato di libertà per guida in stato di ebbrezza. A Benevento, nella notte tra venerdì e sabato, un giovane 22enne originario di Montesarchio è finito nei guai; infatti dopo aver perso il controllo della propria autovettura si è schiantato contro un’auto in sosta. L’intervento dei Carabinieri della Sezione Radiomobile del N.O.R. di Benevento ha permesso di appurare che il ragazzo si trovava alla guida dell’auto con un tasso alcolemico di 1,42 g/l. Anche per lui è scattato il ritiro della patente di guida e una denuncia in stato di libertà.
Nel pomeriggio di sabato 17 maggio, i Carabinieri della Compagnia di Benevento hanno dato esecuzione ad un ordine di carcerazione nei confronti di un 50enne del posto, condannato in via definitiva per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
L’uomo, che dopo le formalità di rito è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Benevento, dovrà ora scontare una pena pari a 5 anni, 9 mesi di reclusione. L’operato dell’Arma conferma l’efficacia dell’azione preventiva e repressiva dei Carabinieri del Sannio, impegnati quotidianamente nel garantire legalità e sicurezza al territorio. Un weekend che lascia il segno e testimonia come la presenza costante delle Forze dell’Ordine sia un presidio fondamentale contro le devianze e le condotte pericolose.
Le persone sottoposte ad indagini sono da ritenersi innocenti fino a eventuale sentenza definitiva di condanna.